Ridere è importante ma rischia di risultare un atto superficiale se non viene accompagnato e nutrito da una matura riflessione. In tale sintesi si specchia l’essenza dell’umorismo. Questo pensiero è espresso da Luigi Pirandello nel saggio (1908) intitolato, appunto, “L’umorismo”. Domina, in questa illuminante meditazione, il concetto del “sentimento del contrario”, che si alimenta di…
Pavese e la scoperta dell’America
Quando leggeva e studiava la letteratura americana Cesare Pavese cercava in essa qualcosa di più che libri, romanzi e poesia. Andava alla ricerca dei “segni di una realtà possibile” – come rileva il professore e critico Pino Fasano – che fosse attuale nel mondo a lui contemporaneo. Questa realtà doveva essere caratterizzata, negli auspici dello…
Gauguin e “la belle Angèle”
Pareri opposti. Gauguin si disse molto soddisfatto del dipinto (1889) “La belle Angèle”. “Mai un ritratto era riuscito così bene come questo” dichiarò l’artista francese. Dal canto suo, la protagonista del quadro, Angèle Satre (moglie di un notabile di Pont-Aven) rimandò, sdegnata, la composizione al mittente, accusandolo di averla raffigurata imbruttita. “Nel vedere il quadro…
La vecchia dell’Innominato
E’ una delle figure più vive dei ”Promessi Sposi” la vecchia, che fa da serva all’Innominato. Anche in una dimensione spiccatamente caricaturale, Manzoni, con misura finissima, ne accenna qua e là alcuni tratti, che valgono a mantenerla nitida nella fantasia e formano un’immagine che calza alla perfezione nell’ombra del castello, fra tanti ceffi, accanto al…
Mondrian e gli alberi
Si manifesta, in particolare, in due quadri la passione di Piet Mondrian per gli alberi, elemento per eccellenza atto a definire il suo stretto legame con la natura. Uno dei massimi esponenti del neoplasticismo, l’artista olandese sia ne “L’albero rosso” (1909), sia in “Melo in fiore” (1912) applica i dettami della narrativa pittorica caratterizzante il…
Gauguin e il sermone
Rappresenta il mondo arcaico della Bretagna con il suo fervente misticismo “La visione dopo il sermone” (1888) di Paul Gauguin. L’artista francese coglie il momento in cui alcune donne bretoni, abbigliate nei loro costumi tradizionali, escono dalla chiesa dove avevano ascoltato un episodio, tratto dalla Genesi, dove si narra della zuffa notturna di Giacobbe con…
Dostoevskij e l’idiota
Al termine di una lotta impari, della bontà non rimangono che frammenti. Eppure sono questi frammenti a resistere all’urto delle forze ostili e ad illuminare il cosmo, altrimenti destinato a precipitare nel vuoto e a brancolare nel buio. Ne “L’idiota” (1869), Fedor Dostoevskij intende rappresentare, come egli stesso dichiarò, “un uomo positivamente buono, un Cristo…
Gatsby e l’età del jazz
Le utopie più ottimistiche e le delusioni più spietate caratterizzarono, negli Stati Uniti, la cosiddetta “età del jazz”, ovvero gli anni Venti del Novecento. Era un mondo popolato di voci e di gesti legati a personaggi belli e dannati, con troppo denaro nelle tasche e con troppo tempo a disposizione per spenderlo: un mondo che,…
Delacroix e l’elogio di Raffaello
Gronda ammirazione e commozione l’elogio di Raffaello tessuto da Delacroix. In un suo scritto, pubblicato nel 1830 sulla “Revue de Paris” il pittore francese inanella una serie di giudizi atti a celebrare il genio dell’artista. In qualche passaggio del testo sembra vibrare l’eco di un’enfasi retorica. Ma è solo un’impressione fallace. E’ sincera e profonda,…
Manzoni e le due conversioni
Due uomini, due diverse conversioni. Da un lato Lodovico, futuro fra Cristoforo; dall’altro l’Innominato. In questo scenario spiccano, fuse insieme, la sensibilità umana e la coscienza cristiana di Manzoni. La conversione di Lodovico (colpevole di omicidio) non è un atto di ordine teologico, come quello che invece si consuma nell’animo dell’Innominato, ma di ordine morale….