Che cosa lo scrittore borghese deve riflettere al suo pubblico? Per rispondere a questo interrogativo, Jean-Paul Sartre ha una ricetta ben chiara e definita, illustrata nel suo lungo saggio “Che cos’è la letteratura?”. Gli ingredienti sono l’idealismo, lo psicologismo, il determinismo, l’utilitarismo e la serietà. Allo scrittore borghese non gli si chiede più di rendere…
Manzoni e l’oste
L’ironia manzoniana fiorisce anche intorno alle figure minori dei “Promessi Sposi”, sebbene sia doveroso precisare che per il Gran Lombardo non esistono soggetti comprimari, perché ciascuno svolge un ruolo funzionale all’economia del romanzo nutrito di una sensibilità cristiana tale, per virtù di coerenza, da non lasciare ai margini nessuno. Si staglia allora in un episodio…
I fiori nella letteratura
Nell’universo letterario i fiori hanno svolto un ruolo rilevante, talora strategico, in funzione di un’ottimale fruizione delle opere. Tale seducente dimensione narrativa è indagata – con rigore critico e agilità espressiva – da Rosa Elisa Giangoia nel libro “Fiori di parole. I fiori nella letteratura”, in cui l’autrice (insegnante, scrittrice e critico letterario) richiama l’attenzione…
Alfieri senza patria
Nel “Misogallo” Alfieri scrive: “Il mio nome è Vittorio Alfieri. Il luogo dove io son nato l’Italia. Nessuna terra mi è patria”. Per lui una patria senza libertà non è patria, poiché questo è il concetto nuovo di nazione che si veniva elaborando in Europa sul finire del XVIII secolo: la nazione nasce come filiazione…
Paul Baumer e il fronte occidentale
Pensavano di diventare gli eroi della patria, la Germania, lasciando i banchi di scuola per andare in trincea a combattere il nemico. Pensavano, in conformità ai dettami del loro mentore, Kantorek, di incarnare l’ideale di un potere fondato sulla forza e sulla supremazia. In cambio, avrebbero conquistato onore e gloria. Nulla di più lontano dal…
Sul tram di Tennessee Williams
Fu il cantore, appassionato e fiero, del Sud degli Stati Uniti, Tennessee Williams. Una sorta di Arcadia si venne a configurare come agguerrita antitesi al progredito Nord. Ma l’industria sconfisse le piantagioni (il Sud fu segnato dalla guerra civile e dalla grande depressione) e il canto dello scrittore, drammaturgo e poeta statunitense, finì per ammantarsi…
Spionaggio e senso di umanità
Anche nel mondo dello spionaggio e dei servizi segreti – dove l’assenza di scrupoli è intesa come garanzia di forza e la sua presenza quale segno di debolezza – ci può essere spazio per i nobili sentimenti, e per le lacrime. E’ questo lo spazio entro cui si muove il protagonista del thriller di Terry…
Majakovskij morì due volte
“Ecco che il poeta è morto una seconda volta”. Fu questo il commento, tra l’irato e il sarcastico, di Boris Pasternak alla dichiarazione di Stalin, nel 1935, che “l’indifferenza” alle opere e alla memoria di Vladimir Majakovskij (morto suicida cinque anni prima) rappresentava “un crimine”. L’autore del “Dottor Zivago” aveva ben compreso che la coltre…
Lucia e la strada dritta
Sdegna “sotterfugi, bugie e finzioni” Lucia, quando la madre, Agnese, le propone di organizzare un matrimonio clandestino, dopo che i bravi di don Rodrigo hanno intimato a don Abbondio di non celebrare le nozze. Nelle parole e nei gesti di Lucia si manifesta, con plastica evidenza, la coscienza cristiana di Manzoni. Una coscienza tanto cristallina…
Leopardi e “il fiume di ciarle”
Del corrosivo linguaggio di Leopardi nel demolire un obiettivo polemico, il giudizio che il poeta espresse sull’abate Francesco Cancellieri (storico, bibliotecario e bibliografo) è esemplare testimonianza. In una lettera che il poeta scrisse da Roma al fratello Carlo, il 25 novembre 1822, si legge: “Ieri fui da Cancellieri. E’ un fiume di ciarle, il più…