Delle ombre Platone non aveva una buona opinione. Creano una barriera nel cammino della conoscenza, stabiliscono un diaframma tra l’ignoranza e l’anelito, legittimo e vibrante, alla verità. Nello stesso tempo, tuttavia, il filosofo greco era ben consapevole che anche grazie alle ombre, in virtù del contrasto con la luce, è possibile avere una visione sinottica…
Month: July 2021
Edward Hopper e il “male di vivere”
Quel “male di vivere” di montaliana memoria serpeggia nelle tele di Edward Hopper, innervandole di uno spessore che si configura come una potente denuncia: l’incomunicabilità tra le persone. Tale assioma implica a sua volta un male che progressivamente corrode il tessuto sociale: la solitudine, che soggioga l’individuo, irridendo i suoi tentativi di stabilire un costruttivo…
Democrazia e globalizzazione
Bisogna saper scegliere. E non è facile. A sua disposizione il soggetto ha uno spazio entro cui esercitare la sua signoria. Ma non basta avere un’ampiezza di scelta se poi non si possiede la capacità di servirsi dei mezzi per conseguire i propri fini. In sostanza l’uso della libertà è essenziale alla definizione della stessa….
Caravaggio e le unghie sporche
Nell’empireo dei pittori che hanno riconosciuto nella luce un fattore nevralgico e strategico della loro arte figura, a pieno titolo, Caravaggio. Ha investito nella luce il suo spumeggiante talento al punto da identificare il valore materico e precettivo di essa con quello teologico e mistico. La luce, nella concezione caravaggesca, plasma le figure, determina ambienti…
La pagella di Marguerite Carr
Accadde un fatto, quel 13 aprile 1947, destinato a segnare una tappa importante lungo il cammino che portò all’abolizione della segregazione razziale nelle scuole degli Stati Uniti. Marguerite Daisy Carr, ragazza quattordicenne di colore, tentò di iscriversi alla Eliot Junior High School, scuola di Washington frequentata solo da bianchi e situata vicino alla sua abitazione….
I cinquanta ritratti di Vittorio Zucconi
Nell’incipit, splendido, del necrologio di Sandro Ciotti, il collega Gianni Mura così scriveva, su “la Repubblica”, in lode del suo immacolato italiano: “Non avrebbe sbagliato un congiuntivo nemmeno con un coltello puntato alla gola”. Tale asserzione si attaglia perfettamente anche a Vittorio Zucconi, maestro nell’uso della lingua e delle sue variegate declinazioni: talento, questo, che…