E’ anche un inno al valore della scienza il libro di Andrew Gross “The one man”, ambientato ad Auschwitz, un luogo di dolore e di morte, da cui tutti i deportati vorrebbero fuggire. Ma c’è un uomo che, al contrario, deve riuscire ad entrarvi, senza essere scoperto e quindi ucciso, per realizzare una missione quasi…
Month: July 2024
Manzoni tra poesia e oratoria
I “Promessi sposi” sono un’opera di poesia o di oratoria? Questo interrogativo, già subito dopo la pubblicazione del capolavoro manzoniano, ha cominciato ad incalzare i critici i quali si sono schierati su posizioni diverse. Significativa la valutazione espressa da Francesco De Sanctis con la distinzione fra personaggi concreti e astratti. Questi ultimi sono le figure…
Landolfi e la religiosità di Gogol
In Russia non ci andò mai, eppure Tommaso Landolfi continua a rappresentare un passaggio obbligato per comprendere in profondità la letteratura di quel Paese e il respiro epico dei suoi autori più grandi. Può sembrare un paradosso, ma del resto il pensiero stesso dello scrittore, poeta e traduttore, ha sempre avuto un effetto spiazzante, volto…
Dickens e i sei esploratori
Correva l’anno 1911. I sei esploratori che componevano la spedizione “Terra Nova”, guidata da sir Robert Falcon Scott, erano rimasti intrappolati in una grotta di ghiaccio nell’Antartide. Avevano lanciato l’allarme: i soccorritori sarebbe venuti a recuperarli, ma ci sarebbero voluti lunghi giorni e lunghe notti. In realtà quella spasmodica attesa si rivelò più estesa del…
Leopardi, Annibal Caro e la traduzione
Le traduzioni non devono mostrare con troppa evidenza di esserlo e, al contempo, non devono neppure sembrare opere originali. Nello stabilire le regole di una perfetta traduzione Leopardi fa un gioco di equilibrio, e aggiunge una significativa postilla: il traduttore di un poeta deve essere poeta a sua volta. Questo principio è fissato in maniera…
Leopardi e la società “barbara”
Nelle prime pagine dello “Zibaldone”, risalenti al gennaio 1820, Leopardi scrive che l’uomo, “buon per natura”, si guasta “nella società”. Questo pensiero echeggia Rousseau, secondo cui l’individuo che non vive secondo natura è un essere “corrotto”. Nel momento in cui vergava la postilla zibaldoniana, il poeta non aveva ancora un’esperienza del mondo. La sua polemica…
Foscolo e la tomba
E’ dagli influssi della poesia sepolcrale anglo-germanica che Ugo Foscolo eredità il tema, a lui particolarmente caro, della tomba. Imbevuto della temperie culturale del tardo Settecento, il poeta e scrittore – oltre alle figure classiche tradizionali quali Omero, Virgilio, Petrarca – si richiamava agli autori cosiddetti “esotici”, come Gray e Ossian. La sua poesia è…
Manzoni e il sapiente uso del “ma”
Con destrezza Manzoni fa uso degli aggettivi valorizzandone, in un serrato contesto sintattico, la gamma delle sfumature. Rappresenta un classico l’utilizzo del doppio aggettivo: l’uno e l’altro si integrano, temperandosi a vicenda. Alcune pagine dei “Promessi sposi” offrono un’esemplare testimonianza di questa sapiente dimensione narrativa diretta a fornire una descrizione esaustiva del soggetto. In questo…
D’Annunzio poliglotta?
In teoria non ci dovrebbero essere dubbi su una valutazione formulata da Giorgio Pasquali, insegne filologo e grecista. “D’Annunzio – scrive – ebbe memoria prodigiosa e, a differenza di Carducci, poteva vantare un orecchio ottimo ed educato raffinatamente”. Di conseguenza non c’è da meravigliarsi se il vate seppe orientarsi presto e con facilità nel greco,…
Scusi, chi ha vinto?
Quando lo sconfitto non ha perso. Una tale valutazione non incontrerebbe certo il favore di Matteo Berrettini: la considererebbe vuota retorica, nonché un’assai magra consolazione. Eppure l’incontro – mercoledì sera, secondo turno di Wimbledon, vinto da Jannik Sinner – al di là della fredda statistica, si è rivestito di un’ineffabile magia. Un incontro che ha…