Nell’accezione sveviana, la contemplazione – uno dei cardini del pensiero di Schopenhauer, che una robusta influenza esercitò sullo scrittore triestino – si traduce nell’ascesi e nel rifiuto dell’azione, mentre nel filosofo tedesco essa aveva una valenza positiva e dinamica. Per Svevo l’individuo contemplatore è privo di quella spregiudicatezza propria, invece, dell’individuo lottatore, che permette di…