L’attività culturale di Francesco Petrarca può essere valutata non solo sulla base delle sue opere, latine e volgari, ma anche grazie a una cospicua quantità di documentazione autografa pervenutaci. Oggi possediamo infatti interi manoscritti così come epistole, quaderni di appunti, note di possesso, integrazioni o glosse al testo, didascalie, disegni, pensieri. Tale documentazione permette di…
Jesse Owens a Berlino
In una sola frase, secca e perentoria, esprimeva la sua filosofia: “arrangiarsi per vivere”. Del resto, non poteva essere altrimenti considerando che Jesse Owens, l’atleta statunitense di colore passato alla storia per aver vinto quattro medaglie d’oro ai Giochi olimpici di Berlino nel 1936, proveniva da una famiglia molto umile e aveva sperimentato sin da…
Il trattato (inedito) dell’abate Denina
Un documento d’eccezione. O meglio, inedito. Si tratta del trattato “Dell’impiego delle persone” dell’abate e storico piemontese Carlo Denina, risalente al 1776-1777, sequestrato e distrutto prima che le stampe fossero diffuse. Il prezioso documento rappresenta l’ultimo rogo di libri prima della Rivoluzione francese, della quale è antesignano, in una visione “ergonomica” della società in cui…
Il Bardo e il morbo
Nel primo decennio del regno di re Giacomo I teatri di Londra rimasero chiusi più a lungo di quanto non fossero aperti a causa della peste. La compagnia del Bardo, The King’s Man, dovette dunque affidarsi alle donazioni per sostituire gli incassi, spesso assai lauti. Confinato entro quattro mura, mentre all’esterno infuriava il morbo, il…
Poussin e il bimbo vestito di stracci
Antesignano del classicismo pittorico in Francia, Nicolas Poussin bandì chiarezza, logica e ordine – i cardini della sua narrativa artistica – per dare piena espressione e pregnante rilevanza alla dimensione tragica di un avvenimento legato all’infuriare di un’epidemia. Nella tela “La peste di Azoth” (risalente al 1631 e custodita al Louvre) il pittore, prendendo spunto…
Don Abbondio e “la casa devastata”
Nessuno pensava che a provocare la peste a Milano sul finire del 1629 potessero essere state cause naturali, tanto semplici quanto devastanti. E’ fu dunque spietata la caccia all’untore che – nel segno della massima di Hobbes, homo homini lupus – divenne amara espressione del disprezzo indiscriminato dell’uomo verso i suoi simili, non presunti innocenti,…
Roland Barthes e l’intellettuale caleidoscopico
Il culto, quasi l’ossessione, per il segno, per il seme da cui fruttifica la parola, e la venerazione per la parola stessa che si fa pietra d’angolo della costruzione narrativa, poteva inguainare Roland Barthes in una veste accademica polverosa e stantia. Il rischio, dunque, era quello di svolgere una funzione culturale ripiegata su stessa e,…
Bulgakov e i manoscritti bruciati
Dovette fare un poderoso sforzo di memoria Michail Bulgakov quando si decise a riscrivere “Il maestro e Margherita”, ovvero il romanzo che lo avrebbe consacrato alla fama letteraria. Sempre sotto il tallone di ferro del regime sovietico, che sistematicamente ne censurava le opere, lo scrittore russo aveva infatti gettato nel fuoco, in un attacco misto…
L’abate Luigi Lanzi in quel di Udine
Per la comprensione del dibattito critico internazionale sviluppatosi tra il Settecento e l’Ottocento svolge un ruolo primario la “Storia pittorica” dell’abate Luigi Lanzi, illustre storico della pittura e tra i maggiori rappresentanti della cultura italiana dell’epoca. A questa figura di intellettuale, le cui virtù e meriti non sono tuttora conosciute ai più, dedicata un libro…
Il profumo nel mondo antico
Non esiste ambito del sapere che, in virtù di un solido canone deontologico, non riconosca come esigenza prioritaria quella di individuare e poi ghermire l’essenza di una questione o di una tesi. Quando poi si tratta dell’affascinante e ancora poco esplorato ambito della profumeria, viene naturale interrogarsi sull’essenza, elaborando il dato e tessendo intorno ad…