Sono caratterizzate da un’atmosfera di splendore e di solenne bellezza le scene religiose dipinte da Giambattista Tiepolo. Non fa eccezione l’”Immacolata Concezione” (1768), quadro conservato al museo del Prado, che simboleggia la vittoria della Vergine sul diavolo. Ella è circondata da angeli mentre viene incoronata con un motivo di stelle mentre calpesta un serpente. Il tripudio di gigli e di rose simboleggia l’amore di Maria, assieme alla sua verginità e purezza.
Il dipinto è uno delle sette pale d’altare commissionate da Carlo III, re di Spagna, per la chiesa di san Pascual in Aranjuez, allora in costruzione. La struttura era in origine un monastero francescano, successivamente assegnato alle suore concezioniste: entrambi gli ordini promuovevano il culto dell’Immacolata Concezione. L’opera risente dell’influsso dell’arte barocca, che si proponeva di evocare e suscitare passione ed emozione. Un’arte che dunque intendeva opporsi alla razionalità composta e ordinata propugnata dagli artisti rinascimentali.
Tra gli altri elementi che conferiscono alla composizione una spiccata dimensione simbolica figura la colomba: in volo sopra il capo della Vergine, rappresenta lo Spirito Santo. La cintura poi che stringe la sua veste è un richiamo alla corda di san Francesco. Il globo e la luna simboleggiano, rispettivamente, il mondo intero e la castità. Dal canto suo, l’obelisco, collocato alla destra della Vergine, brilla di luce solare e allude ai riferimenti tradizionali legati all’Immacolata Concezione, associati alla torre di Davide e alla torre d’avorio, che evocano il concetto della inespugnabilità e della purezza.
Il serpente calpestato da Maria ha una mela in bocca e rappresenta il serpente del giardino dell’Eden e il peccato originale. Un ramo di palma e uno specchio appaiono sotto i piedi della Vergine: la palma simboleggia la vittoria di Maria, lo specchio è un ulteriore rimando alla sua purezza.
L’opera è stata definita dalla critica “un colpo di luce”, che acquista una poderosa evidenza perché messo in strategico contrasto con un’ombra di fondo pronunciata ed enfatizzata. La Vergine – collocata di un contesto che ammicca alla spettacolarità barocca – sembra essere sospesa per poi innalzarsi verso la volta celeste con serica delicatezza, sorretta, in questo moto ascensionale, dal leggere manto, rigonfio dallo spirare del vento.