Era l’autunno del 1921 quando David Herbert Lawrence, allora residente a Taormina, fece conoscenza dei romanzi e delle novelle di Giovanni Verga. Nelle sue lettere lo scrittore inglese manifestava un’aperta ammirazione per l’autore siciliano, di cui elogiava, in particolare, “una carica rivoluzionaria” potenziata da una prosa “ricca, dinamica e colorita”. Lawrence sottolineava la capacità di…
Month: August 2024
Le vacanze romane (e italiane) di Goethe
Non è certo parco di lodi Johann Wolfgang Goethe nell’elogiare le bellezze italiche. Nel suo “Viaggio in Italia” scrive: “Napoli è un paradiso, ognuno vive in una specie di ebbrezza e di oblio di sé stesso!”. Poi così si esalta: “Non si può né raccontare né descrivere la magnificenza d’un chiaro di luna come quelli…
Corrado Alvaro tra provincia e nazione
Basta citare “Gente in Aspromonte” per richiamare la figura di Corrado Alvaro. Un fatto lusinghiero per l’autore, ma anche un riconoscimento che rischia di risultare solo parziale se si pensasse che in quella raccolta di racconti si esauriscono i talenti della sua produzione e i meriti dell’uomo di cultura. Alvaro, infatti, fu tra l’altro un…
Elio Vittorini e il “dolore del mondo”
Con “Conversazione in Sicilia” la disposizione lirico-narrativa di Elio Vittorini attinge il suo esito più alto. Già nella conclusione del suo primo romanzo, “Il garofano rosso”, erano riscontrabili segni che preludevano al passaggio dalla dimensione realista ad una rappresentazione simbolica. Del resto, all’inizio della sua carriera di letterato Vittorini aveva dichiarato: “Io gli scrittori li…
Saba e la poesia onesta
In un articolo intitolato “Quello che resta da fare ai poeti” (1912), Umberto Saba fissò i canoni fondamentali della sua poetica. Un articolo importante, dunque, ma la rivista “Voce”, cui era stato inviato, decise di non pubblicarlo. Saba dichiarava, con spirito fiero, che i poeti devono fare “poesia onesta”. In merito a questa perentoria enunciazione,…
Kundera e l’arte del romanzo
L’opera di ogni romanziere contiene implicitamente una visione della storia del romanzo, un’”idea” di che cosa è il romanzo. E’ questa idea che Milan Kundera ha cercato di “far parlare” ne “L’arte del romanzo”. Il libro, che contiene sette testi qualificabili come tappe di un unico saggio, si propone come una sorta di anti-manifesto nei…
Manet e l’assenzio
Un quadro dichiaratamente controtendenza, “Il bevitore di assenzio” (1858-1859) di Edouard Manet testimonia l’insofferenza del pittore francese nei riguardi dei canoni accademici del maestro Thomas Couture. Il soggetto del dipinto, dunque, non è un soggetto storico onusto di gloria, ma è un antieroe, ovvero l’alcolizzato Collardet, personaggio noto all’epoca, che era solito frequentare l’area circostante…
Verga e la parola nuda
Mentre Verga emancipava la vivacità parlata della sintassi e rivendicava la dignità della parola nuda, Carducci restaurava l’aristocrazia della forma, indebolita dai romantici, miranti a ledere l’aulicità dei costrutti pur restando aulici nel gusto e nel sentire. Al contempo Carducci rinnovava l’onore dell’alta cultura e suscitava una meditata consapevolezza delle tradizioni italiche, cementando l’unità politica…
Monet e il molo di Le Havre
Un veliero fermo sul mare in burrasca è il soggetto della veduta marina ritratta nel dipinto (1870) “Il molo di Le Havre con tempo brutto” di Claude Monet. Altre piccole imbarcazioni procedono tra le onde mosse mentre il vento, proveniente da destra e che gonfia le vele, agita bandiera della nave. Sul molo coperto da…
Caillebotte e il ponte dell’Europa
E’ un omaggio a Parigi, sua città natale, “Il ponte dell’Europa” realizzato da Gustave Caillebotte nel 1876. Nel dipinto è raffigurata una delle piazze più rappresentative della capitale, Place de l’Europe. Il protagonista della tela è un enorme ponte ferroviario, inaugurato nel 1868, che si estende sul parco binari della stazione di Saint-Lazare raccordando sei…