Era un alunno indisciplinato Claude Monet. Durante le lezioni, che lo annoiavano, usava fare schizzi, irriverenti, dei suoi maestri. Una pratica, questa, poco raccomandabile, visto il contesto, ma che si rivelò assai utile nel valorizzare il suo talento di disegnatore. Ben presto, in tutta Le Havre, Monet, appena quindicenne, divenne una celebrità come caricaturista. Cominciò…
Category: Arte
Poussin e i pastori
Chiarezza, logica ed ordine sono i principi ispiratori della narrativa pittorica dell’artista francese Nicolas Poussin: si possono riscontrare, con significativa evidenza, nel quadro “Pastori dell’Arcadia” (1650). La composizione si caratterizza, anzitutto, per l’iscrizione “Et in Arcadia ego” – ricorrente nell’arte barocca e neoclassica – che sta a simboleggiare, al di là della traduzione letterale, sia…
Franz Marc e i cavalli azzurri
E’ considerato il manifesto del movimento espressionista tedesco il quadro “I grandi cavalli azzurri” (1911) di Franz Marc. Questa corrente pittorica si opponeva al naturalismo e all’impressionismo rivendicando il ruolo dell’artista che, invece di limitarsi ad un ruolo comprimario rispetto al dato oggettivo o alla sensazione fugace, imprime nel dipinto la propria identità e il…
Gauguin e “la belle Angèle”
Pareri opposti. Gauguin si disse molto soddisfatto del dipinto (1889) “La belle Angèle”. “Mai un ritratto era riuscito così bene come questo” dichiarò l’artista francese. Dal canto suo, la protagonista del quadro, Angèle Satre (moglie di un notabile di Pont-Aven) rimandò, sdegnata, la composizione al mittente, accusandolo di averla raffigurata imbruttita. “Nel vedere il quadro…
Mondrian e gli alberi
Si manifesta, in particolare, in due quadri la passione di Piet Mondrian per gli alberi, elemento per eccellenza atto a definire il suo stretto legame con la natura. Uno dei massimi esponenti del neoplasticismo, l’artista olandese sia ne “L’albero rosso” (1909), sia in “Melo in fiore” (1912) applica i dettami della narrativa pittorica caratterizzante il…
Gauguin e il sermone
Rappresenta il mondo arcaico della Bretagna con il suo fervente misticismo “La visione dopo il sermone” (1888) di Paul Gauguin. L’artista francese coglie il momento in cui alcune donne bretoni, abbigliate nei loro costumi tradizionali, escono dalla chiesa dove avevano ascoltato un episodio, tratto dalla Genesi, dove si narra della zuffa notturna di Giacobbe con…
Delacroix e l’elogio di Raffaello
Gronda ammirazione e commozione l’elogio di Raffaello tessuto da Delacroix. In un suo scritto, pubblicato nel 1830 sulla “Revue de Paris” il pittore francese inanella una serie di giudizi atti a celebrare il genio dell’artista. In qualche passaggio del testo sembra vibrare l’eco di un’enfasi retorica. Ma è solo un’impressione fallace. E’ sincera e profonda,…
Tiepolo e lo studio di Apelle
Si riscontra una spumeggiante agilità di pennello nel dipinto, di Tiepolo, intitolato “Alessandro e Campaspe nello studio di Apelle”. Le figure sembrano in movimento, le espressioni vispe e vigili dei volti conferiscono alla tela ritmo e mobilità. La varietà dell’impasto cromatico contribuisce a dare al quadro rilievo e brillantezza. Il soggetto della composizione è desunto…
Ingres e il braccio della viscontessa
Ingres era stanco di sentirsi dire che il suo stile era così forbito e cristallino da risultare talora stucchevole e arido. La sua ansia di perfezione, che si manifestava nel disegnare forme di signorile pulizia formale, rischiava di produrre un disturbante effetto di saturazione. Che il suo pennello, dunque, fosse meno togato e inamidato, per…
Renoir e l’ossessione per l’ombra
Ad un Renoir ormai anziano un giovane aspirante pittore, un giorno, presentò un quadro raffigurante una scena invernale. Quel giovane non sapeva che l’artista, sin dall’inizio della sua carriera, era stato ossessionato dall’ombra o, meglio, dal modo giusto di renderla sulla tela. Si era dunque trovato al cospetto di un giudice severo ed esigente. Per…