Sono numerosi gli interrogativi che scandiscono il libro di Luca Nannipieri “A cosa serve la storia dell’arte” (Milano, Skira, 2020, pagine 217, euro 19). Qual è il compito dello storico dell’arte? Perché si conservano i manufatti e le opere? Che cosa muove le comunità e i popoli quando preservano o distruggono i simboli e le…
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L’arte sull’arte di tacere
Su un quadro dell’artista Salvator Rosa è effigiato un motto che così recita: “Taci, a meno che il tuo parlare sia meglio del silenzio”. Tale esortazione, che ha tutto il grave peso della sentenza, è attribuita a Pitagora dallo scrittore greco Stobeo: essa riveste un valore di attualità immune dal corrosivo e impietoso passare dei…
Berthe Morisot e lo sguardo oltre la tela
L’elogio più lusinghiero, e più rivelatore, di Berthe Morisot l’ha tessuto George Moore. “Soltanto una donna ebbe la capacità di creare uno stile, e quella donna fu Berthe Morisot. I suoi quadri sono le uniche opere che non potrebbero essere distrutte senza determinare un vuoto, uno iato nella storia dell’arte”, scrisse il critico d’arte irlandese…
La rivoluzione di Raffaello
Gli inglesi la definirebbero una “uneventful life”, cioè una vita disadorna di fatti rilevanti. Un profilo, questo, che in teoria ben si attaglierebbe a Raffaello, un artista – scrive Luca Nannipieri – “lontano dalle voglie della modernità”. “Non ha ucciso nessuno, non si è fatto di droga, non ha avuto amanti prostitute, non è morto…
Goya e l’umanità reietta
Costituisce una delle testimonianze più significative della storia dell’arte: è il “Quaderno C”, che comprende più di cento disegni realizzati da Francisco de Goya. Ora, grazie alla fruttuosa collaborazione tra la casa editrice Skira e il Museo del Prado di Madrid vede la luce un’opera (Milano, 2020, pagine 288, 39 euro) che è la riproduzione…
Borromini tra classico e moderno
E’ un’eredita “sconvolgente” quella lasciata da Francesco Castelli, che a ventotto anni cambiò il cognome in quello di Borromino o Borromini. L’aggettivo è utilizzato in modo calzante e a ragion veduta da Paolo Portoghesi nella premessa al suo splendido libro intitolato “Borromini. La vita e le opere” (Milano, Skira editore, 2019, pagine 630, euro 90):…
Millet e l’epopea dell’umile gente
Sviluppò nei suoi quadri una “epopea dei campi”, ritraendo gente di origini modeste nell’atto di provvedere a un lavoro tanto umile quanto dignitoso, nonché redditizio per la collettività. Non fu solo una scelta di carattere artistico quella del pittore francese Jean-Francois Millet, considerato uno dei maggiori esponenti del realismo in pittura: si trattava, anzitutto, di…
Pissarro l’impressionista (con riserva)
Il padre avrebbe voluto che diventasse merciaio, perché così avrebbe garantito alla famiglia un reddito stabile e sicuro, ma Camille Pissarro sentiva urgere in sé, sin da ragazzo, la passione per la pittura. Colui che si sarebbe imposto come uno dei maggiori esponenti dell’Impressionismo si era visto costretto, per sfuggire al rigoroso controllo paterno, a…
Klee tra classico e moderno
Ha avuto la sua dimora d’elezione nel chiuso mondo dell’esteta moderno, dove è consentita solo un’esperienza frammentaria Paul Klee, morto il 29 giugno di ottant’anni fa. “Non vi sono grandiosità in lui, non vasti panorami, ma piccoli oggetti preziosi” scrive il critico d’arte Clement Greenberg, che lo accosta al poeta statunitense Edward Estlin Cummings “per…
Klimt, Schiele e “la spagnola”
Chissà quali altre eccelse opere avrebbero prodotto Gustav Klimt ed Egon Schiele, entrambi austriaci, se, nel 1918, l’influenza spagnola – novella Atropo – non ne avesse reciso il filo della vita. Klimt morì il 6 febbraio, all’età di 56 anni; Schiele, il 31 ottobre, a soli 28. Pupillo di Gustav, Egon – uno dei maggiori…