Un magma di miti. Potrebbe essere definito così l’”Inno alle Grazie” di Ugo Foscolo cui Daniela Shalom Vagata dedica un approfondito e capillare studio (che reca il titolo del componimento) edito da Leo S. Olschki Editore (Firenze, 2023, pagine 322, euro 39). Del carme – ricorda l’autrice, Assistant Professor di letteratura italiana presso la Masaryk…
Month: January 2024
Re Lear, la parola falsa e la parola vera
Secondo il giudizio romantico e postromantico, “Re Lear”, composto da William Shakespeare nel 1605, non si prestava ad essere rappresentato sulla scena. Henry James così sentenziava: “Re Lear non è un dramma da recitare, è piuttosto un grande e terribile poema”. In sintonia con lo scrittore statunitense si poneva A.C. Bradley, fondatore della moderna critica…
Steinbeck e la valigia
Solo davanti al foglio di carta si sentiva vivo e provava la gioia di vivere. L’atto della scrittura equivaleva per John Steinbeck all’atto del respirare, ovvero naturale e indispensabile. Tuttavia, come rileva Fernanda Rossini nel libro “John Steinbeck, voce inquieta del sogno americano”, sulla soglia dei trent’anni si trovava a constatare, con profonda amarezza, che…
Truman e il fermacarte
“The buck stops here” letteralmente significa “il daino si ferma qui”. Questa curiosa espressione assurse agli onori della cronaca grazie al presidente degli Stati Uniti Harry Truman, che ne fece una sorta di marchio di fabbrica per dichiarare, senza riserve, che la responsabilità di chi è al vertice di una qualsivoglia istituzione e realtà lavorativa…
Esopo l’indulgente
Guardando fissamente l’osservatore attraverso il filtro di un disarmante candore, Esopo è raffigurato nell’omonimo quadro di Velazquez (1639-1642) con un’espressione ironica, che suggerisce un atteggiamento di delusione verso l’umanità non privo d’indulgenza. Lo scrittore greco antico, noto per le sue “Favole”, edificanti e di grande spessore morale, è dunque preso a modello di virtù dall’artista…
Francesco De Sanctis e la palandrana del professore
La portò come una divisa la palandrana del professore. La portò con “immutata bonomia”. Nel tessere gli elogi di Francesco De Sanctis, saggista e critico, Giacomo Debenedetti – anch’egli un’eccellenza nell’ambito della critica letteraria – sottolineava che il “professor” era un uomo “dabbene, disarmato e ingenuo”. A vent’anni, con la sua forte miopia, camminava in…