Il suo alter ego letterario era Porthos, uno dei tre moschettieri: con lui condivideva la passione per le cene pantagrueliche e per le ricette dagli ingredienti stravaganti. Al contempo era un lavoratore instancabile. Stimolato anche dal fatto che veniva pagato a riga, era solito scrivere ventiquattromila caratteri al giorno, l’equivalente di tredici cartelle editoriali. Alexandre…