Ridere è importante ma rischia di risultare un atto superficiale se non viene accompagnato e nutrito da una matura riflessione. In tale sintesi si specchia l’essenza dell’umorismo. Questo pensiero è espresso da Luigi Pirandello nel saggio (1908) intitolato, appunto, “L’umorismo”. Domina, in questa illuminante meditazione, il concetto del “sentimento del contrario”, che si alimenta di…
Category: Letteratura
Pavese e la scoperta dell’America
Quando leggeva e studiava la letteratura americana Cesare Pavese cercava in essa qualcosa di più che libri, romanzi e poesia. Andava alla ricerca dei “segni di una realtà possibile” – come rileva il professore e critico Pino Fasano – che fosse attuale nel mondo a lui contemporaneo. Questa realtà doveva essere caratterizzata, negli auspici dello…
La vecchia dell’Innominato
E’ una delle figure più vive dei ”Promessi Sposi” la vecchia, che fa da serva all’Innominato. Anche in una dimensione spiccatamente caricaturale, Manzoni, con misura finissima, ne accenna qua e là alcuni tratti, che valgono a mantenerla nitida nella fantasia e formano un’immagine che calza alla perfezione nell’ombra del castello, fra tanti ceffi, accanto al…
Manzoni e le due conversioni
Due uomini, due diverse conversioni. Da un lato Lodovico, futuro fra Cristoforo; dall’altro l’Innominato. In questo scenario spiccano, fuse insieme, la sensibilità umana e la coscienza cristiana di Manzoni. La conversione di Lodovico (colpevole di omicidio) non è un atto di ordine teologico, come quello che invece si consuma nell’animo dell’Innominato, ma di ordine morale….
Gadda tra empatia e misantropia
E’ intrigato Carlo Emilio Gadda dalle ragioni che determinano un rapporto contemplativo con il mondo esterno. In “Eros e Priapo” scrive: “La ferrovia, il ponte, la marina, il piroscafo sono amati come persone o esseri vivi perché rappresentano possibilità di vita dell’Io. Rappresentano un’estensione, una estrinsecazione delle possibilità gnostiche etiche fisiologiche dell’essere individuo”. Il rapporto…
Cechov l’ambientalista
Non c’è nessuna azione che possa riportare in vita gli esseri del creato inquinati dalla deriva della mente umana, irretita in una logica deleteria e disfattista. E’ di sconcertante attualità il monito, riguardo all’ambiente, lanciato da Anton Cechov ne “Il gabbiano”. Così recita un passo del monologo intessuto dalla giovane Nina: “Gli uomini, i leoni,…
André Chénier, il boia e il segnalibro
Esponente di spicco del neoclassicismo e del preromanticismo, André Chénier, autore delle “Bucoliche” e delle “Elegie” fu – a giudizio unanime del mondo delle lettere – “il poeta per eccellenza” del Settecento francese. Adorato dal critico Charles Augustin de Sainte-Beuve, indicato da Vladimir Nabokov come riferimento ineludibile per i neofiti della versificazione, fu definito da…
Sartre e lo scrittore borghese
Che cosa lo scrittore borghese deve riflettere al suo pubblico? Per rispondere a questo interrogativo, Jean-Paul Sartre ha una ricetta ben chiara e definita, illustrata nel suo lungo saggio “Che cos’è la letteratura?”. Gli ingredienti sono l’idealismo, lo psicologismo, il determinismo, l’utilitarismo e la serietà. Allo scrittore borghese non gli si chiede più di rendere…
Manzoni e l’oste
L’ironia manzoniana fiorisce anche intorno alle figure minori dei “Promessi Sposi”, sebbene sia doveroso precisare che per il Gran Lombardo non esistono soggetti comprimari, perché ciascuno svolge un ruolo funzionale all’economia del romanzo nutrito di una sensibilità cristiana tale, per virtù di coerenza, da non lasciare ai margini nessuno. Si staglia allora in un episodio…
Alfieri senza patria
Nel “Misogallo” Alfieri scrive: “Il mio nome è Vittorio Alfieri. Il luogo dove io son nato l’Italia. Nessuna terra mi è patria”. Per lui una patria senza libertà non è patria, poiché questo è il concetto nuovo di nazione che si veniva elaborando in Europa sul finire del XVIII secolo: la nazione nasce come filiazione…