C’è un fondo popolano che informa e innerva la struttura dei “Promessi Sposi”. Intorno a Renzo e a Lucia vibra un mondo in sé concluso, il mondo degli umili. Mentre si dispiega la vicenda che anima il romanzo, si assiste ad un brulicare di contadini, artigiani, barcaioli, barocciai. “Povera gente – osservava Natalino Sapegno –…
Category: Letteratura
Ungaretti e l’abisso
Alla ricerca del mistero dell’essere umano: una ricerca incentrata sul concetto del porto quale simbolo del viaggio introspettivo del poeta. La raccolta di poesie di Giuseppe Ungaretti intitolata “Il porto sepolto” – pubblicata nel 1916 e poi confluita, nel 1919, in “Allegria di naufragi” – segna, in modo solenne, l’avvio di una rigorosa analisi interiore…
Doris Lessing e il tubo di scarico
Poco tempo dopo aver ricevuto, nel 2007, il premio Nobel per la letteratura, Doris Lessing, in un’intervista alla Bbc, dichiarò che tale avvenimento aveva rappresentato per lei “un vero e proprio disastro” perché la vorace attenzione dei mezzi di comunicazione che si era concentrata su di lei aveva finito per toglierle tempo e spazio per…
Maigret e i fantasmi visti di spalle
E’ un grigiore avvolgente e pervasivo il vero protagonista de “Il porto delle nebbie” (1932) di Georges Simenon. Ogni pagina è ispirata dall’intenzione di suggerire piuttosto che descrivere nel dettaglio, di evocare invece che affermare apertamente. Tuttavia l’effetto che emerge da questa impostazione narrativa è ben lungi dall’essere sbiadito e inefficace: al contrario, s’impone un…
Gadda e i manichini
Ci fu chi lo accusò di non aver alcun riguardo per il lettore perché si crogiolava nel gusto di ammannirgli un improbabile coacervo di stile diversi, con il risultato di rendere quanto mai ardua ed ostica la fruizione delle sue opere. Mostrandosi indifferente a tale biasimo, Carlo Emilio Gadda plasmò, senza tentennamenti, una narrativa peculiare,…
Camus e l'”uomo assurdo”
L’”assurdo” rappresenta una presa di coscienza preliminare ad ogni regola di vita, ma segna solo un momento di passaggio e non può arrogarsi il diritto di dire l’ultima parola sulla storia dell’uomo. Il serrato ragionamento di Albert Camus, che si dipana nel saggio “Il mito di Sisifo” (1942), unito a una pressante esigenza chiarificatrice, è…
Voltaire e il “barbaro” Milton
Quando il “Paradiso perduto” varcò la Manica, non ebbe la stessa accoglienza trionfale che aveva riscosso in patria. Del resto a fremere per leggere il poema di Milton c’era Voltaire, pronto a iniettare veleno nelle sue valutazioni qualora il filosofo lo avesse ritenuto necessario. E, dopo un’avida lettura, Voltaire diede fuoco alle polveri, non prima,…
Calvino e il peso della leggerezza
. Fino ad allora Italo Calvino aveva redatto una silloge di testi sparsi. Quando ricevette l’incarico, dalla Harvard University, di tenere conferenze per l’anno accademico 1985-1986, lo scrittore cambiò prospettiva e realizzò, per la prima volta, un’opera saggistica organica: le cosiddette “Lezioni americane”. Delle sei previste, solo cinque sono state portate a termine (a causa…
Proust e la gocciolina di tè
L’infanzia travagliata di Proust si specchia nella finzione del suo capolavoro, “Alla ricerca del tempo perduto”. Una finzione solo formale, tanto essa è gravida di realtà, nonché di ricordi. Il recupero memoriale, che muove dalla città di Combray e dalla sua stanza dove ogni sera attendeva, con ardente desiderio, il bacio della buonanotte da parte…
Donna Prassede, la samaritana troppo zelante
L’ammonimento di Talleyrand – “guardati dall’eccesso di zelo” – ben si addice, come correttivo, a donna Prassede, così ossessionata dal desiderio di aiutare, a modo suo, il prossimo, da sortire, paradossalmente, l’effetto contrario. Così Manzoni ne scolpisce la natura caratteriale: “Una vecchia gentildonna molto inclinata a far del bene, mestiere certamente il più degno che…