Su uno sperone rialzato, che assomiglia ad un altare, prega Gesù. E’ un’intuizione figurativa penetrante quella forgiata da Mantegna nel dipinto “Orazione nell’orto” (1445), conservato alla National Gallery di Londra. L’atto della preghiera, nella sua autorevole immobilità, viene collocato nel Getsemani rappresentato come un paesaggio arido e roccioso. Tale paesaggio sembra incombere sulla figura di…
Month: November 2024
Flaubert e la foglia che non si mosse
Diceva Pasternak: “L’uomo è nato per vivere, non per prepararsi a vivere”. Vibrante è l’esortazione dello scrittore russo a disfarsi di un nocivo approccio teorico al quotidiano per favorire una condotta pragmatica che bandisca il superfluo e valorizzi la sostanza delle cose. Questa visione sembra riecheggiare nel libro di Antonella Lattanzi “Capire il cuore altrui….
Katherine Mansfield e la prosa impressionista
Quando la cuoca riferì a Virginia Woolf, quella mattina del 9 gennaio 1923, che Katherine Mansfield era morta, la scrittrice inglese non sapeva – annotò nel suo diario – se essere “contenta o dispiaciuta”. Un atteggiamento cinico dettato dalla fiera rivalità che ella ingaggiava con la scrittrice neozelandese. Allora perché dispiacersi? Perché la Woolf perdeva…
Federigo Tozzi e la zolla
L’arte di Federigo Tozzi documenta un’evoluzione culturale rapidissima: dalle lettere di “Novale” alle pagine degli “Egoisti”, nello spazio di soli dodici anni, dal 1908 al 1920, si sviluppa un processo di sintesi che approda ad una linea originale di ricerca espressiva. L’esperienza letteraria dello scrittore senese è difficile da catalogare poiché essa viene a determinarsi…
L’umanesimo lirico di Parini
Della poesia di Giuseppe Parini è stata tramandata nel tempo un’immagine astratta, catalogata sotto “un consunto cartellino” che parla genericamente di ispirazione morale, e si compiace di additarne il significato storico in un’opera di restaurazione del “contenuto” nella poesia italiana dopo i secoli della decadenza. E’ il critico letterario Giovanni Getto, in un saggio del…
Il carteggio tra Vanessa Bell e Virginia Woolf
Desta un brivido di inquietitudine la lettera che Virginia Woolf scrive a Vanessa Bell nel marzo del 1941. “Ora sono certa – confessa – che sto nuovamente impazzendo. Come la prima volta, sento in continuazione le voci, e ora so che non ce la farò. Ho lottato, ma non ce la faccio più”. E’ questa…
Raffaello e l’estasi di santa Cecilia
Abbandonati gli strumenti musicali dei quali è protettrice, volge lo sguardo al cielo dove è apparso un coro angelico che intona una suadente melodia. E’ al centro di una sacra conversazione molto serrata Santa Cecilia nel dipinto intitolato “Estati di santa Cecilia” realizzato nel 1514 da Raffaello. Si tratta di un’opera innovativa perché vengono eliminati…
Maupassant, Flaubert e la vecchia seggiola
Non appena poteva, il giovane Maupassant scriveva racconti e versi e li portava a Flaubert, eletto a suo mentore, perché li leggesse e li correggesse alla luce di preziosi consigli. Fu un mentore assai severo, e lungimirante, considerando che, intuitone il talento, lo costrinse a non pubblicare nulla per quasi dieci anni (fatta eccezione per…
Simenon e la lettera alla madre
Un lutto prima del lutto. Per Georges Simenon è come se la madre fosse già morta prima di spirare. La distanza fra la potenza e l’atto è brevissima. Una distanza che lo scrittore belga cerca di colmare tornando a Liegi, dopo lunghi anni di assenza, per assistere la mamma novantenne negli ultimi giorni di vita….
Michelangelo, Leonardo e il tronco dell’albero
Michelangelo ascoltava perché l’educazione glielo imponeva, ma non gradiva molto quanto stava udendo. Giuliano de’Medici gli stava infatti elencando gli alti meriti di Leonardo con cui intratteneva una rivalità accesa, ma sempre condita di reciproco rispetto. Leonardo era stato nelle Paludi Pontine, che versavano in un grave stato ambientale: in breve tempo aveva elaborato un…