E’ un omaggio a Parigi, sua città natale, “Il ponte dell’Europa” realizzato da Gustave Caillebotte nel 1876. Nel dipinto è raffigurata una delle piazze più rappresentative della capitale, Place de l’Europe. Il protagonista della tela è un enorme ponte ferroviario, inaugurato nel 1868, che si estende sul parco binari della stazione di Saint-Lazare raccordando sei strade, ciascuna delle quali prende il nome di una capitale europea. Sono ritratti tre individui. Un gentiluomo in tuba incede verso l’osservatore: è il classico flaneur, colto nelle sue passeggiate senza meta ma che, con occhio attento, osserva una Parigi – complice la nascente industrializzazione – in significativo mutamento. Il gentiluomo è seguito da una donna, vestita in modo vistoso, che esibisce un parasole violetto. C’è poi un uomo che si affaccia dal parapetto del ponte per contemplare il dinamico traffico ferroviario della sottostante stazione ferroviaria di Saint-Lazare.
Completa il quadro un cane randagio, che zampetta verso Place de l’Europe. Con i borghesi da una parte e il proletariato dall’altra Caillebotte intende comunicare che nella Parigi dell’epoca ceti sociali diversi potevano incontrarsi per la strada nel segno di una serena coesistenza. Al significato simbolico dell’opera si accompagna una particolare impostazione pittorica: il punto di vista è infatti disposto in prossimità della testa del flaneur e quindi è notevolmente decentrato, mentre la luce spiove obliquamente da destra e si riverbera sulle impalcature metalliche del ponte. La dimensione impressionista dell’artista risulta evidente nell’uso di ombre colorate, come quelle azzurrine proiettate dal cane e dal reticolo del ponte.