Un veliero fermo sul mare in burrasca è il soggetto della veduta marina ritratta nel dipinto (1870) “Il molo di Le Havre con tempo brutto” di Claude Monet. Altre piccole imbarcazioni procedono tra le onde mosse mentre il vento, proveniente da destra e che gonfia le vele, agita bandiera della nave. Sul molo coperto da lastre di pietra alcune persone guardano le imbarcazioni che sembrano facili prede del tempo inclemente. Sulla destra della tela è collocato un lampione scuro. Il cielo è solcato dai gabbiani il cui agile volo è sostenuto dal violento spirare del vento.
L’acqua è spesso presente nei dipinti dell’artista francese, nel contesto di mari, fiumi e laghi. Il pittore impressionista era infatti interessato a rappresentare i riflessi della luce sulla superficie liquida: un interesse che lo accompagnò per tutta la vita. Lo spazio della tela è suggerito dalla costruzione geometrica del molo, mentre nel mare le distanze sono indicate dalla dimensione delle imbarcazioni che gradualmente si riduce verso l’orizzonte. L’inquadratura, di poco orizzontale, non offre un’ampia visione panoramica, ma si concentra sulla nave mossa dai marosi.
La struttura compositiva subisce un forte condizionamento dalla spessa linea scura e obliqua che rappresenta il bordo del molo. Le sagome delle figure sono rappresentate di spalle, con una tonalità di colore molo scura, e sono quindi appena riconoscibili. Il ruolo svolto dalle figure è ancillare ma ugualmente importante, perché esse contribuiscono a conferire ulteriore rilievo al veliero cui il loro sguardo, si intuisce, è diretto.