Ha “quella modestia un po’ guerriera delle contadine” Lucia Mondella, i cui “sopraccigli” sono “lunghi e neri” mentre la bocca “s’apriva al sorriso”. Alla sua figura Manzoni affida un compito che ha un rilievo etico fondamentale: farsi custode del valore sacro del matrimonio. Una missione che Lucia porta avanti con il massimo rigore, tanto da…
Author: Gabriele
L’Innominato, l’uomo antico e nuovo
La predilezione di Manzoni per il graduale evolversi di istanze e dinamiche, nel segno di un perentorio rigetto di toni buschi e scatti improvvisi, si specchia nella conversione dell’Innominato. Sebbene sia ben impressa nell’immaginario collettivo quella celeberrima “notte” in cui avviene la svolta, il principio della trasformazione del suo animo si manifesta sin da quando…
Il sorriso di Leopardi
Critico imparziale, severo e illuminante, Francesco De Sanctis aveva tuttavia una debole (più che comprensibile): il debole era per Giacomo Leopardi. Sul comodino, accanto al suo letto di morte, De Sanctis, come egli stesso racconta, aveva un crocifisso, la Bibbia e i “Canti” del poeta recanatese che fino all’ultimo giorno lesse con abbandono e passione….
Il conte Attilio, virtuoso della malizia
Rispetto a don Rodrigo, suo cugino, il conte Attilio ha un’intelligenza superiore. Entrambi spiccano, negativamente, per grossolanità e rozzezza, di modi e di sentire, ma il conte Attilio risulta essere più scaltro. Certo, gli sono completamente estranee le arti della diplomazia, ma sa guardarsi le spalle. Al celebre banchetto di don Rodrigo, egli è colui…
Cicerone, l’oratore e lo stilo
Due obiettivi – uno di carattere personale e uno di più ampio respiro – presiedettero alla composizione del “De oratore” (55 a. C.). Da un lato, Cicerone ambiva a valorizzare la sua figura e a rispolverare le sue credenziali in un momento di eclisse politica, sotto il cupo incombere del potere dei triumviri. Dall’altro, l’avvocato…
La sventurata rispose
Manzoni non accetta nessuna delle finzioni narrative impiegate, come nel “Don Chisciotte” o nella “Manon Lescaut”, in cui un incontro del tutto occasionale induce il personaggio a narrare i casi della propria vita. La monaca di Monza non racconta in prima persona la propria storia. E lo scrittore, prima di rendere edotto il lettore sul…
Fra Cristoforo l’antidiplomatico
Idealità e realismo vengono a convergere, in felice sintesi, nella figura di fra Cristoforo. Egli è un peccatore contrito, uomo fra gli uomini. La sua idealità, ispirata ai valori dell’umiltà e del perdono, non è inficiata da un’oratoria astratta e aridamente catechetica. Al contrario, Manzoni lo cala, con vigoroso pragmatismo, nelle complesse dinamiche della vita….
La passeggiata di Balzac
C’era una sola passione capace di strappare Balzac dai suoi studi condotti con volontà ferrea e a ritmo vertiginoso: la passione per la passeggiata. Ma in fondo, si chiedeva egli stesso, non faceva parte anch’essa di quegli studi? La risposta è sì. Non solo: il ruolo svolto dalla passeggiata in funzione della sua missione di…
Graham Greene e il martire senza nome
Ha un passato macchiato da una grave colpa. Con i sensi obnubilati dall’alcol, aveva avuto un casuale rapporto sessuale con una donna dal quale era nata una bambina. Era stata una giovinezza scapestrata la sua. La condizione di prete l’aveva vissuta nella più serrata solitudine, con il rovello di un costante travaglio interiore. Aveva cercato…
Guy de Maupassant tra romanticismo e ritorno al classicismo
La reazione al romanticismo si manifestò con il ritorno, più o meno consapevole, ai modelli classici. La prosa limpida e un punto di vista rigorosamente impersonale rappresentarono l’espressione eclatante ed eloquente di questo ritorno. In tale scenario spicca la figura di Guy de Maupassant, considerato uno dei padri del racconto moderno. Tuttavia – e qui…