E’ un amico dell’artista fiorentino Agnolo Bronzino il soggetto del quadro (1540) “Ritratto di giovane uomo con libro”. Spicca, anzitutto, la posa ben eretta della figura, come pure risalta lo sguardo (inficiato da un leggero strabismo) fisso, al punto da sembrare intimidatorio, sullo spettatore. Il libro – l’altro protagonista della tela – non si vede…
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Guercino e il figliol prodigo
Il cardinale Jacopo Serra, Legato di Ferrara dal 1616 al 1623, rimase colpito dal quadro che Giovanni Francesco Barbieri, detto Guercino, aveva sottoposto alla sua attenzione. Il dipinto, raffigurante il “Ritorno del figliol prodigo” fu definito “bellissimo” dal porporato. Questa valutazione rappresentò una svolta nella carriera dell’artista: da allora, infatti, il cardinale Serra lo convocò…
L’eco straziante del “Giuramento degli Orazi”
Quando il “Giuramento degli Orazi” fu esposto a Roma, dove Jacques-Louis David l’aveva dipinto, il corrispondente romano del “Teutscher Merkur” così descrisse nel suo articolo del 16 agosto 1785 il successo che il quadro ottenne: “Nella storia dell’arte non si conosce alcun quadro che abbia suscitato uno scalpore paragonabile a quello suscitato dall’apparire di quest’opera….
Manet e il pennello “fuori dal coro”
Non ebbe certo vita facile Manet quando cercò di imporsi nel mondo dell’arte. Non mancarono, infatti, i detrattori, anche di illustre rango. Appena fece il suo ingresso nel “Salon des Refusés” (era il 1863) Napoleone III vide il dipinto “Colazione sull’erba” e non ebbe esitazione nel definirlo “un’offesa al decoro”. La consorte Eugenia – raccontano…
L’artista (Monet) e l’artigiano (Boudin)
Era un alunno indisciplinato Claude Monet. Durante le lezioni, che lo annoiavano, usava fare schizzi, irriverenti, dei suoi maestri. Una pratica, questa, poco raccomandabile, visto il contesto, ma che si rivelò assai utile nel valorizzare il suo talento di disegnatore. Ben presto, in tutta Le Havre, Monet, appena quindicenne, divenne una celebrità come caricaturista. Cominciò…
Poussin e i pastori
Chiarezza, logica ed ordine sono i principi ispiratori della narrativa pittorica dell’artista francese Nicolas Poussin: si possono riscontrare, con significativa evidenza, nel quadro “Pastori dell’Arcadia” (1650). La composizione si caratterizza, anzitutto, per l’iscrizione “Et in Arcadia ego” – ricorrente nell’arte barocca e neoclassica – che sta a simboleggiare, al di là della traduzione letterale, sia…
Franz Marc e i cavalli azzurri
E’ considerato il manifesto del movimento espressionista tedesco il quadro “I grandi cavalli azzurri” (1911) di Franz Marc. Questa corrente pittorica si opponeva al naturalismo e all’impressionismo rivendicando il ruolo dell’artista che, invece di limitarsi ad un ruolo comprimario rispetto al dato oggettivo o alla sensazione fugace, imprime nel dipinto la propria identità e il…
Gauguin e “la belle Angèle”
Pareri opposti. Gauguin si disse molto soddisfatto del dipinto (1889) “La belle Angèle”. “Mai un ritratto era riuscito così bene come questo” dichiarò l’artista francese. Dal canto suo, la protagonista del quadro, Angèle Satre (moglie di un notabile di Pont-Aven) rimandò, sdegnata, la composizione al mittente, accusandolo di averla raffigurata imbruttita. “Nel vedere il quadro…
Mondrian e gli alberi
Si manifesta, in particolare, in due quadri la passione di Piet Mondrian per gli alberi, elemento per eccellenza atto a definire il suo stretto legame con la natura. Uno dei massimi esponenti del neoplasticismo, l’artista olandese sia ne “L’albero rosso” (1909), sia in “Melo in fiore” (1912) applica i dettami della narrativa pittorica caratterizzante il…
Gauguin e il sermone
Rappresenta il mondo arcaico della Bretagna con il suo fervente misticismo “La visione dopo il sermone” (1888) di Paul Gauguin. L’artista francese coglie il momento in cui alcune donne bretoni, abbigliate nei loro costumi tradizionali, escono dalla chiesa dove avevano ascoltato un episodio, tratto dalla Genesi, dove si narra della zuffa notturna di Giacobbe con…