Una dinamica drammaticità caratterizza la “Deposizione di Cristo dalla croce” di Tintoretto (1559). La madre svenuta e abbandonata nelle braccia della pia donna costituisce la base del gruppo delle due Marie e san Giovanni, articolato intorno al corpo di Cristo, incrociato sulle gambe della Vergine. Ciascuna delle figure è legata all’altra attraverso l’incastro dei gesti…
Author: Gabriele
Tiepolo e l’Immacolata Concezione
Sono caratterizzate da un’atmosfera di splendore e di solenne bellezza le scene religiose dipinte da Giambattista Tiepolo. Non fa eccezione l’”Immacolata Concezione” (1768), quadro conservato al museo del Prado, che simboleggia la vittoria della Vergine sul diavolo. Ella è circondata da angeli mentre viene incoronata con un motivo di stelle mentre calpesta un serpente. Il…
Toledo e il realismo magico di Anna Maria Ortese
Dal magistero di Massimo Bontempelli, scrittore e saggista, e dal suo “realismo magico”, deriva la peculiarità della dimensione narrativa di Anna Maria Ortese, la cui cura del dettaglio non svapora nel didascalico: al contrario, è diretta ad alimentare uno sguardo prospettico che finisce per dilatare tempo e spazio. Ecco allora che la cifra surrealista –…
Ungaretti e l’abisso
Alla ricerca del mistero dell’essere umano: una ricerca incentrata sul concetto del porto quale simbolo del viaggio introspettivo del poeta. La raccolta di poesie di Giuseppe Ungaretti intitolata “Il porto sepolto” – pubblicata nel 1916 e poi confluita, nel 1919, in “Allegria di naufragi” – segna, in modo solenne, l’avvio di una rigorosa analisi interiore…
Bruegel il Vecchio e il porto di Napoli
Non è datato con rigorosa precisione, ma dovrebbe essere stato realizzato intorno al 1556 il quadro di Bruegel il Vecchio intitolato “Veduta del porto di Napoli”. La resa realistica del porto ha fatto ipotizzare che il dipinto sia il risultato di disegni effettuati dall’artista olandese durante un soggiorno in Italia nel 1552. I velieri che…
Doris Lessing e il tubo di scarico
Poco tempo dopo aver ricevuto, nel 2007, il premio Nobel per la letteratura, Doris Lessing, in un’intervista alla Bbc, dichiarò che tale avvenimento aveva rappresentato per lei “un vero e proprio disastro” perché la vorace attenzione dei mezzi di comunicazione che si era concentrata su di lei aveva finito per toglierle tempo e spazio per…
Maigret e i fantasmi visti di spalle
E’ un grigiore avvolgente e pervasivo il vero protagonista de “Il porto delle nebbie” (1932) di Georges Simenon. Ogni pagina è ispirata dall’intenzione di suggerire piuttosto che descrivere nel dettaglio, di evocare invece che affermare apertamente. Tuttavia l’effetto che emerge da questa impostazione narrativa è ben lungi dall’essere sbiadito e inefficace: al contrario, s’impone un…
Gadda e i manichini
Ci fu chi lo accusò di non aver alcun riguardo per il lettore perché si crogiolava nel gusto di ammannirgli un improbabile coacervo di stile diversi, con il risultato di rendere quanto mai ardua ed ostica la fruizione delle sue opere. Mostrandosi indifferente a tale biasimo, Carlo Emilio Gadda plasmò, senza tentennamenti, una narrativa peculiare,…
Camus e l'”uomo assurdo”
L’”assurdo” rappresenta una presa di coscienza preliminare ad ogni regola di vita, ma segna solo un momento di passaggio e non può arrogarsi il diritto di dire l’ultima parola sulla storia dell’uomo. Il serrato ragionamento di Albert Camus, che si dipana nel saggio “Il mito di Sisifo” (1942), unito a una pressante esigenza chiarificatrice, è…
Voltaire e il “barbaro” Milton
Quando il “Paradiso perduto” varcò la Manica, non ebbe la stessa accoglienza trionfale che aveva riscosso in patria. Del resto a fremere per leggere il poema di Milton c’era Voltaire, pronto a iniettare veleno nelle sue valutazioni qualora il filosofo lo avesse ritenuto necessario. E, dopo un’avida lettura, Voltaire diede fuoco alle polveri, non prima,…