Un primo Gogol’ e un secondo Gogol’. Dopo la pubblicazione de “Le anime morte”, nel giugno del 1842 lo scrittore intraprese un percorso di approfondimento spirituale che portò ad una vera e propria svolta nella sua esistenza. Una svolta che destò nei suoi contemporanei non poco stupore. E non poteva essere altrimenti, considerando la marcata…
Ingres, Virgilio e l’Eneide
Il soggetto della tela di Ingres, intitolata “Virgilio legge l’Eneide” (1812), trova la sua fonte nei commentari dell’opera vergati da Elio Donato, insigne grammatico del quarto secolo. Virgilio, recitando il poema alla presenza di Augusto, di sua moglie Livia e della sorella Ottavia, giunge al passo in cui i narra della discesa di Enea agli…
Don Chisciotte tra Omero e Amleto
Non conobbe zone d’ombra la fortuna critica del capolavoro di Cervantes, “Don Chisciotte della Mancia” (1605). Appena uscito, fu salutato come il migliore “passatempo” per i malinconici e per i musoni. Una lettura, questa, probabilmente superficiale, ma certo non lontana dalle intenzioni dello scrittore spagnolo che, ispirandosi alla massima del poeta latino Orazio, “castigat ridendo…
Oblomov, l’unico che sa
Espressione integrale di un fatalismo storico, Oblomov, protagonista dell’omonimo romanzo (1859) di Ivan Goncarov , si configura come l’eroe negativo della pigrizia. Provinciale idealista che vive, a Pietroburgo, della rendita di una vasta tenuta dimenticata nel segno della più assoluta inezia, fisica e psichica, Oblomov è il prodotto di una generazione che lo scrittore russo…
Lord Byron e l’elogio di Goethe
Non vi è stato Paese europeo dove il culto di lord Byron si sia diffuso con più penetrante vigore che in Germania. Alla fine dell’Ottocento si contavano ben ventidue traduzioni in tedesco del dramma “Manfredi”, diciassette del poema narrativo “Il pellegrinaggio del giovane Aroldo”, sedici dei “Racconti orientali”. Agli uomini di cultura della Germania, il…
D’Annunzio e il verso poetico
Il Romanticismo aveva affermato che l’arte è un modo di vita, il Decadentismo mosse un passo avanti e dichiarò che la vita è in sé stessa un’opera d’arte. Gabriele D’Annunzio fece sua questa concezione. Per arrivare a tale obiettivo coltivò per tutta la vita uno stretto legame tra realtà e letteratura, tra vita vissuta e…
Fenoglio e la pietra trasformata in epica
Si era fatto le ossa ancora prima di cominciare. La pubblicazione de “I ventitré giorni della città di Alba”, avvenuta nel 1952, segnò l’esordio letterario di Beppe Fenoglio. Eppure la dimensione narrativa che informa di sé questa raccolta di dodici racconti rivela una visione del mondo già matura e una levigata e compiuta cifra stilistica….
Il Barocco e Ariosto
Non si limitò il Barocco a contrastare l’impatto e l’influenza dell’”Orlando furioso”, ma si spinse ad esortare i lettori a ignorare completamente l’Ariosto, reo di aver scompaginato l’ordinata e regolata narrativa del Tasso. Tale posizione tradisce la miopia culturale che segnò il Seicento formalista, artificioso e sterile: l’originalità dell’Ariosto, che si specchiava anzitutto in uno…
Lewis Carroll e la tana del coniglio
Sarà pure un capolavoro, ma anche una “bestia nera”: parola di traduttore o, meglio, di più traduttori. Gli intricati e infidi giochi di parole, l’incalzante avvicendarsi delle figure retoriche, i proverbi citati (non sempre di immediata trasparenza), i continui riferimenti alla cultura inglese (anche quella del cosiddetto “sottobosco letterario”) fanno di “Le avventure di Alice…
Il periplo di Ezra Pound
In conformità ai movimenti letterari dell’imagismo e del vorticismo, che rispettivamente proclamavano il valore di un linguaggio conciso e di un dinamismo innervato di energia e forza, la poesia di Ezra Pound esercita un impatto bruciante e massivo. Non c’è verso che sia stato speso in modo stanco od ozioso: non ci sono riempitivi nel…