Ad un certo punto della sua breve esistenza, decise di vestirsi solo di bianco, in omaggio alla virtù della purezza, Emily Dickinson, la poetessa statunitense vissuta nell’Ottocento, annoverata tra i maggiori lirici moderni. Dopo un viaggio a Washington e a Philadelphia (dove si innamorò del reverendo Charles Wadsworth, già sposato, e il suo rimase un sentimento…
Camus e il maestro elementare
La gratitudine è merce rara e il ricordo delle persone che ci hanno fatto del bene molto spesso svapora con il trascorrere del tempo: e, insieme alla memoria, si cancella anche la doverosa riconoscenza. Non è certo il caso di Albert Camus, il quale, poco dopo aver vinto il premio Nobel per la letteratura (1957), scrisse una…
Le vacanze romane di Goethe
Violando il protocollo, la principessa Anna, nella scena finale di “Vacanze romane”, afferma che di tutte le capitali europee da lei visitate, è Roma, solo Roma, ad esserle rimasta veramente nel cuore: diplomazia imponeva che la leggiadra Audrey Hepburn non facesse differenze e ponesse quindi tutte le città sullo stesso piano (in realtà la sua infrazione…
Orwell e il pudding
Meglio tardi che mai. Dopo settant’anni il British Council ha deciso di chiedere scusa a George Orwell: gli aveva rifiutato un saggio come critico gastronomico. Orwell lo aveva scritto convinto che sarebbe stato edito senza riserve, visto che all’epoca era all’apice del successo in virtù de “La fattoria degli animali” e “1984”, opere che lo avevano…
La vendetta di Bette Davis
Era il 1950 e Bette Davis, dopo un folgorante inizio nella carriera di attrice, aveva finito per collezionare mortificanti insuccessi. I suoi leggendari occhi sembrava non incantassero più, né critica, né pubblico: e su quegli occhi, magnetici, stava dunque calando il sipario. Per il film “Eva contro Eva”, con la regia di Joseph L. Mankiewicz, era stata scritturata, per…
Mozart e quelle note di troppo
Imperatore del Sacro Romano Impero, Giuseppe II d’Asburgo-Lorena è passato alla storia come l’insigne rappresentante del dispotismo illuminato, ovvero di quella strategia di governo che pur esercitando un potere assoluto, mirava a favorire, pur entro rigorosi limiti, la libera espressione anche nella sfera culturale. Così quando seppe che a Vienna si era trasferito Mozart, già onusto di gloria, cercò subito di…
Le sei righe di Richelieu
Con la sua politica il cardinale Richelieu “faceva tremare la Francia e l’Europa” scrive Alexandre Dumas ne “I Tre moschettieri”. Scaltro e abile nel rafforzare la monarchia assolutistica francese, il primo ministro, sotto il regno di Luigi XIII, poteva vantare un nutrito stuolo di acerrimi oppositori, nonché una lunga catena di congiure volte a eliminarlo: si scontrò, in particolare, con i…
I sassolini di Conrad
Sobrio e austero, votato alla solitudine e alla contemplazione, preferibilmente solcando i mari, Joseph Conrad nutriva una forte antipatia per gli scrittori assurti a fama letteraria per aver denunciato, attraverso le loro opere, i mali del mondo presente con atteggiamento cattedratico e paternalistico e, al contempo, per aver predicato con pari sussiego i canoni di un mondo futuro…
Manzoni e i due sonetti
Era notte e nonostante la pioggia battente e il freddo pungente, Alessandro Manzoni – debilitato a causa della malattia – uscì di casa e si diresse con passo deciso allo stabile adibito a sede editoriale dove stava per essere stampata la versione definitiva dei “Promessi sposi”. Si era appena coricato quando un dubbio, da lui avvertito come…
Marat e la vasca da bagno
Se Jean-Paul Marat non avesse sofferto di una dermatite fastidiosa, e a tratti corrosiva, la storia della Francia sarebbe stata, probabilmente, diversa. Politico, medico, giornalista, fu tra i protagonisti della Rivoluzione francese. Vicino ai cordiglieri, fu eletto presidente del temutissimo club dei giacobini. Scampò a diversi attentati orditi dai suoi nemici, i controrivoluzionari, distribuiti in un ampio ventaglio di…