A volte impiegava tre giorni per tornire una frase e per trovare la parola perfetta, sfrondando il testo di quei sinonimi sempre da lui sentiti come nemici perché incapaci di rendere nella loro pienezza il senso e il valore del termine scelto, le mot juste. Ancor prima che per i contenuti, Gustave Flaubert (moriva l’8…
Lo scherzo di Mark Twain
Era sempre vestito di bianco Mark Twain, come Lord Jim di Joseph Conrad. Il candore dell’abbigliamento faceva da contraltare, perché meglio risaltasse, all’oscura fanghiglia (“slush”) che dilagava nella società, ipocrisia, vanità, egoismo: mali, questi, che lo scrittore statunitense (morto il 21 aprile di centodieci anni fa) fustigò nel segno di una vigorosa denuncia morale forgiata…
Roland Barthes e l’intellettuale caleidoscopico
Il culto, quasi l’ossessione, per il segno, per il seme da cui fruttifica la parola, e la venerazione per la parola stessa che si fa pietra d’angolo della costruzione narrativa, poteva inguainare Roland Barthes in una veste accademica polverosa e stantia. Il rischio, dunque, era quello di svolgere una funzione culturale ripiegata su stessa e,…
Bulgakov e i manoscritti bruciati
Dovette fare un poderoso sforzo di memoria Michail Bulgakov quando si decise a riscrivere “Il maestro e Margherita”, ovvero il romanzo che lo avrebbe consacrato alla fama letteraria. Sempre sotto il tallone di ferro del regime sovietico, che sistematicamente ne censurava le opere, lo scrittore russo aveva infatti gettato nel fuoco, in un attacco misto…
Hollywood e le fossette di Ingrid Bergman
Quelle quasi impercettibili fossette sulle guance, alla luce di un sorriso, hanno incantato, e continuano a incantare, generazioni di spettatori. E a quelle fossette s’inchinò anche Hollywood. Un’intrigante miscela di fascino, dolcezza e classe, condita dalla disarmante capacità d’interpretare un’ampia gamma di ruoli, ha fatto di Ingrid Bergman una delle icone più rappresentative del cinema:…
Le bionde di Hitchcock
L’attrice Karin Dor era mora, ma Alfred Hitchcock la definì “blonde inside”. Il maestro del brivido era sensibile al fascino femminile: al fascino delle donne bionde, particolarmente sensibile. Da Grace Kelly a Kim Novak, da Tippi Hedren a Ingrid Bergman, sono numerose le figure, nella versione bionda, che hanno recitato il ruolo di protagonista in…
Cechov tra dramma e ironia
A cambiare la vita di Anton Cechov fu un incontro casuale. Era il 1882 quando s’imbattè nello scrittore Lekjin, direttore di “Schegge”, settimanale umoristico, che era alla ricerca di collaboratori che avrebbe pagato due copechi in più degli altri giornali. Angustiato dalle ristrettezze economiche, Anton accettò l’offerta che gli venne fatta e nell’arco di pochi…
Quel calcolo che divise Newton e Leibniz
E’ stata una delle polemiche scientifiche più famose dell’era moderna. Chi fu il primo a introdurre l’analisi infinitesimale su cui si è poi fondato lo sviluppo della matematica a partire dal Settecento? A contendersi, con fiero orgoglio, la priorità e la paternità di tale colpo di genio furono nientemeno che Isaac Newton e Gottfried Leibniz. Tra i due…
Archimede e il soldato romano
Chino su suoi studi di geometria – come viene raffigurato nella “Scuola di Atene” di Raffaello – e da essi totalmente assorbito, Archimede non si avvide del soldato romano che era entrato nella sua dimora, a Siracusa, né udì la sua voce che gli intimava di seguirlo per essere ricevuto dal console Marcello. Fraintendendo la…
L’ “odi et amo” di Schopenhauer
Irritato dalla stridula voce di un’anziana ricamatrice, che chiacchierava con un’amica fuori dalla porta del suo appartamento, Arthur Schopenhauer si scagliò contro la malcapitata, facendola ruzzolare per le scale e procurandole lesioni permanenti. In questo increscioso misfatto, riferito da Bertrand Russell nella sua “Storia della filosofia occidentale”, si compendia la misoginia del filosofo di Danzica, uno dei maggiori pensatori…