Nell’empireo dei pittori che hanno riconosciuto nella luce un fattore nevralgico e strategico della loro arte figura, a pieno titolo, Caravaggio. Ha investito nella luce il suo spumeggiante talento al punto da identificare il valore materico e precettivo di essa con quello teologico e mistico. La luce, nella concezione caravaggesca, plasma le figure, determina ambienti…
Napoleone e il manoscritto di Austerlitz
Ancora oggi, nelle accademie militari, costituisce una materia di insegnamento la strategia che Napoleone adottò nella celebre battaglia di Austerlitz (1805), in cui – concordano gli storici – il suo genio si dispiegò con abbacinante fulgore. Il primo ad esserne consapevole fu lo stesso stratega che avvertì in sé l’urgenza di fissare in un testo…
Grace Kelly e la camicia da notte
Sosteneva Francois Truffaut che con l’irruzione di Hitchcock sulla scena, il cinema non fu più lo stesso, avendone rivoluzionato, in meglio, il senso, la prospettiva e le potenzialità. Come dargli torto! E nel leggere, con crescente attrazione, l’interessantissimo libro di Rosario Tronnolone intitolato “Alfred Hitchcock. Ritratti di signore” (Roma, AE EdizioniSabinae, 2021, pagine 307, euro…
Baudelaire critico d’arte
Non solo poeta. Anche critico d’arte, e d’eccelsa levatura. In Baudelaire l’acutezza di pensiero, di fronte ad una pagina su cui vergherà i suoi versi, ha la stessa valenza dell’illuminante scandaglio con cui ispezionerà un quadro. Alla luce di una genialità capace di coniugare sintesi ed analisi, in lui s’intrecciano e si sublimano poesia ed…
La cosa più vicina al cielo
La fatale scintilla scocca durante una crociera. Nel film “Un amore splendido” del 1957 Nickie (Cary Grant) e Terry (Deborah Kerr) sono entrambi fidanzati. Lui sta per sposare una ricca ereditiera, lei è legata ad un uomo che si occupa di affari. Ma quella scintilla continuerà ad ardere anche dopo che sarà svanita la magica…
A lezione dall’abate Faria
Il suo alter ego letterario era Porthos, uno dei tre moschettieri: con lui condivideva la passione per le cene pantagrueliche e per le ricette dagli ingredienti stravaganti. Al contempo era un lavoratore instancabile. Stimolato anche dal fatto che veniva pagato a riga, era solito scrivere ventiquattromila caratteri al giorno, l’equivalente di tredici cartelle editoriali. Alexandre…
Chesterton e il cristiano saggio
Oscar Wilde consigliava, nell’atto di valutare la realtà, di rimanere in superficie, perché se si vuole andare sotto di essa, “lo si fa a proprio rischio e pericolo”: si potrebbero infatti scoprire cose che sarebbe stato meglio lasciare sepolte, e quindi ignorate. Consiglio sicuramente utile in molti casi, ma non sempre. Come dimostra l’approfondita analisi…
Jack London e il canto del cigno
Osserva John Steinbeck nel romanzo “To a God unknown”: “I John sono buoni e cattivi, mai indifferenti. Se un bambino indifferente ha questo nome, non lo conserva. Diventa Jack”. Tale curiosa affermazione è la più lontana dalla verità se si vuole conformarla al profilo dello scrittore statunitense Jack London. Sin da piccolo, infatti, si distinse…
Kierkegaard il malinconico
Sin dall’infanzia Soren Kierkegaard – come egli stesso annotò nel suo “Diario” – fu afflitto da “un’orribile malinconia” che cercò in ogni modo di occultare attraverso, per dirla con Pavese, il mestiere di vivere, portando sulle spalle il peso dell’esistenza sfoggiando, suo malgrado, “un amabile sorriso”. Una malinconia nutrita di lungimiranza e saggezza, espressa nella…
Quando Hemingway entrava e Joyce usciva
Aveva clienti illustri la storica libreria Shakespeare and Company, a Parigi. Da Ernest Hemingway a Ezra Pound, da Francis Scott Fitzgerald a James Joyce, senza dimenticare Gertrude Stein, alcune delle massime personalità dell’empireo culturale solevano convergere in questo luogo d’incanto, ben presto divenuto un’istituzione per eccellenza del mondo delle lettere. Come ogni comune lettore, essi…