Realizzato nel 1620 “L’acquaiolo di Siviglia” di Velazquez raffigura un uomo anziano, vestito in modo dimesso, che porge ad un bambino un bicchiere in cui la trasparenza del liquido svela la presenza di un fico per profumare l’acqua di “virtù salutifera”. Il bambino, con il capo lievemente inclinato, si avvicina con rispetto, quasi con reverenza,…
Author: Gabriele
Renoir e la veletta
Diversamente datato (tra il 1875 e il 1877) “Giovane donna con veletta” di Renoir, tra i massimi esponenti dell’Impressionismo, ritrae una figura femminile di profilo che rivolge lo sguardo, intriso di timidezza, verso un punto ignoto allo spettatore: un punto che si perde sul fondo scuro dell’opera. Il velo che con serica delicatezza avvolge il…
Ingres e il poema dantesco
La tela intitolata “Paolo e Francesca sorpresi da Gianciotto” (1814) di Ingres si inserisce in quel filone di dipinti narrativi a sfondo storico che l’artista francese cominciò a realizzare durante il suo soggiorno romano. Il soggetto, tratto dal quinto canto dell’”Inferno” del poema dantesco, costituisce un caso isolato nella produzione del pittore. Il tema e…
Luca Signorelli e la “sacra conversazione” pagana
Ebbe la fortuna di cominciare a dipingere presso la bottega di Piero della Francesca, ad Arezzo. Assistito da un talento cristallino, Luca Signorelli, tra i più interpreti della pittura rinascimentale, assimilò con spirito di costruttiva umiltà gli insegnamenti del maestro di Sansepolcro, da quale mutuò, anzitutto, il senso della prospettiva che, a quel tempo, non…
Calvino e il peso della leggerezza
. Fino ad allora Italo Calvino aveva redatto una silloge di testi sparsi. Quando ricevette l’incarico, dalla Harvard University, di tenere conferenze per l’anno accademico 1985-1986, lo scrittore cambiò prospettiva e realizzò, per la prima volta, un’opera saggistica organica: le cosiddette “Lezioni americane”. Delle sei previste, solo cinque sono state portate a termine (a causa…
Canaletto, i tronchi e l’illusione prospettica
Realizzato da Canaletto nel 1730, “San Giuseppe di Castello” rappresenta la piazza ancora in fase di realizzazione con i materiali da costruzione depositati ovunque. In primo piano, figure isolate stanno lavorando alla scalinata dell’approdo. Hanno la schiena rivolta allo spettatore e sono in piedi nella scarsa acqua rimasta nel canale, sottratta per consentire l’esecuzione dei…
Proust e la gocciolina di tè
L’infanzia travagliata di Proust si specchia nella finzione del suo capolavoro, “Alla ricerca del tempo perduto”. Una finzione solo formale, tanto essa è gravida di realtà, nonché di ricordi. Il recupero memoriale, che muove dalla città di Combray e dalla sua stanza dove ogni sera attendeva, con ardente desiderio, il bacio della buonanotte da parte…
Tiepolo e il rosario
La chiesa domenicana di Santa Maria del Rosario fu costruita tra il 1726 e il 1735. Nel maggio del 1737 Giambattista Tiepolo stipulò con i frati domenicani del convento un contratto con il quale si impegnava ad eseguire una serie di affreschi che interessano il soffitto della navata, il presbiterio e il coro della chiesa….
Donna Prassede, la samaritana troppo zelante
L’ammonimento di Talleyrand – “guardati dall’eccesso di zelo” – ben si addice, come correttivo, a donna Prassede, così ossessionata dal desiderio di aiutare, a modo suo, il prossimo, da sortire, paradossalmente, l’effetto contrario. Così Manzoni ne scolpisce la natura caratteriale: “Una vecchia gentildonna molto inclinata a far del bene, mestiere certamente il più degno che…
Azzeccagarbugli e la brocca vuota
Non è soltanto un leguleio, pedante e fastidiosamente cavilloso, Azzeccagarbugli, ma anche e soprattutto l’espressione del vile parassita seicentesco. Novello Ponzio Pilato, respinge i quattro capponi di Renzo, del cui problema – il matrimonio contrastato – se ne lava le mani. “Le mani se le andava stropicciando, come se le lavasse davvero” scrive, ammiccando, Manzoni….