Recita il ruolo della “spalla” Agnese, la madre di Lucia. Manzoni, sul piano formale, non le assegna un profilo di primo piano. Tuttavia, ricca di una profonda esperienza di vita, ella spicca con i suoi consigli, pratici e spicci, configurandosi, nel vorticare degli avvenimenti, come un riferimento saldo e prezioso (esorterà don Abbondio e Perpetua…
Author: Gabriele
Kafka, l’agrimensore e il nemico invisibile
E’ rimasto incompiuto “Il castello” (composto nel 1922 e pubblicato postumo nel 1926) di Franz Kafka. Eppure il messaggio che lo scrittore boemo intendeva comunicare non è monco o parziale. Tutt’altro: è potente, stentoreo, e squarcia ogni velatura diplomatica. Nel romanzo infatti è tessuta e sviluppata la categorica denuncia contro un sistema sociale reo di…
Oscar Wilde e il ritratto di Dorian Gray
Vita e arte, due poli che si attraggono e si respingono, nel segno di un’unica entità che riconosce nel doppio la propria ragion d’essere. Nel romanzo “Il ritratto di Dorian Gray” (1890) Oscar Wilde redige una sorta di testamento spirituale, in cui la duplice dimensione morale ed estetica viene ad integrarsi: non c’è interferenza, né…
Giulio Cesare, Shakespeare e il dramma senza eroi
Non ci sono eroi nel “Giulio Cesare” (1599) di William Shakespeare, ma uomini. Ad essere investito da questo processo di demitizzazione è anzitutto il protagonista. Pur dando il titolo alla tragedia, Cesare muore all’inizio del terzo atto: in tale senso, si produce un clamoroso stacco dalla collaudata tradizione in auge nell’età classicista, in virtù della…
Foscolo “ciarlatano”
Gli immediati successi conseguiti valsero a Ugo Foscolo l’invidia e l’ostracismo dei contemporanei. E anche gli intellettuali che avrebbe voluto salutare con favore le sue opere, finirono con l’ingrossare le fila dei detrattori perché incapaci di comprendere l’autentico valore delle sue opere. In questi casi, al plauso si univano le riserve. Il pur acuto Melchiorre…
Don Rodrigo tra castigo e misericordia
E’ un figlio del Seicento, don Rodrigo. In lui si riflette un secolo legato alla doppia tirannide degli stranieri e di un clero che ha smarrito la retta via. Egli è un uomo che riproduce, con supina fedeltà, il colore della sua epoca, che è senza originalità e senza grandezza. Manzoni fornisce dei suoi personaggi…
Tiziano tra sacro e profano
Si rimandano l’uno all’altro, nel segno di un mutuo rapporto che ne svela l’identità e la funzione simbolica: sono due amori, quello sacro e quello profano, lontani tra loro sono in superficie. Se interviene la riflessione, ben si comprende come essi siano strettamente legati. Ne deriva un doppio, che non è mera sovrapposizione, ma felice…
Shakespeare e la commedia degli errori
Si articola in poco più di millesettecento versi “La commedia degli errori” (1589-1594) di William Shakespeare. Eppure, in un arco compositivo così breve si sviluppa uno spumeggiante intreccio basato sul concetto di doppio. Ma lo scrittore non si accontenta di un solo doppio, come aveva fatto Plauto nei “Menaechmi”. Investe in modo massiccio su questa…
Tolstoj critico iconoclasta
Nel saggio “Che cos’è l’arte?” (1897) Tolstoj, con furia iconoclasta, fa strage di punti fermi del mondo culturale. La tradizione ce lo consegna come un uomo taciturno, riflessivo, e completamente assorbito dai fogli che da lì a poco avrebbe vergato. Ma quando da quei fogli poi si desta, lo scenario cambia, radicalmente, tanto è scosso…
La miscellanea di Poliziano
E’ un lavoro rimasto incompiuto, cionondimeno riveste un alto valore culturale. Alessandro Perosa, tra i maggiori studiosi dell’umanesimo italiano, aveva dedicato ampio spazio ad Angelo Poliziano, poeta e filologo. Aveva iniziato il commento alla prima centuria dei “Miscellanea” assai prima del 1954, anno celebrativo della nascita di Poliziano (1454) e da allora aveva sempre continuato…