Renzo, nell’ottica manzoniana, rappresenta l’antieroe della tradizione picaresca, un “pover’uomo” che si trova a difendere i propri diritti in un mondo cosparsi di insidie. Sarà destinato – nel suo viaggio dal contado di Milano – a sperimentare un itinerario di formazione durante il quale gli si rivelerà il mistero dell’esistenza. Toccherà a lui la parte…
Author: Gabriele
Churchill e il Parlamento “ostile e colpevole”
Non solo avaro, ma anche vanitoso. Quando divenne primo ministro, Winston Churchill dovette rispettare l’obbligo, imposto dal protocollo, di fare regolari dichiarazioni, alla Camera dei Comuni, sull’andamento della guerra. I parlamentari rimanevano costantemente impressionati dalla forza e dall’incisività dei suoi discorsi. Tuttavia essi non avrebbero mai derogato al principio secondo cui ogni enunciazione e i…
Il lirismo di Grazia Deledda e la miopia di Renato Serra
Se uno scrittore mette d’accordo tutti, vuol dire che non è un buono scrittore, sentenziava Oscar Wilde. Secondo questo criterio di giudizio, Grazia Deledda ha superato, con alata disinvoltura, l’esame per accedere all’empireo dei grandi della letteratura. Due illustri critici, Renato Serra e Pietro Pancrazi, si trovarono infatti in disaccordo riguardo all’autrice di Nuoro. Serra,…
Sargent e i tre Velazquez
Dovunque si sentiva come a casa, ma non apparteneva a nessun posto. Correva una vena nomade e avventuriera in John Singer Sargent, nativo di Firenze, considerato uno dei più importanti ritrattisti del suo tempo (1856-1925). Operò su entrambe le sponde dell’Atlantico: sia i committenti d’Europa sia i committenti degli Stati Uniti nutrivano per lui un’elevatissima…
Mallarmé e la parola assoluta
Fu avviato da Baudelaire e corroborato da Verlaine e Rimbaud il processo di smaterializzazione della poesia, mirante, cioè, a sottrarla ai condizionamenti e ai limiti realistici, sia nei temi che nei mezzi espressivi. Fu poi Mallarmé a suggellare tale processo. Nel poeta francese si esprime in modo organico e definitivo il rifiuto del dato grezzamente…
Roland Barthes e il romanzo mai scritto
Nel 1978, al Collegio di Francia di Parigi, l’eminente saggista e semiologo Roland Barthes tenne una serie di lezioni dal titolo “Preparazione al romanzo”. Quale romanzo? Quello che da tempo si stava preparando a scrivere: in realtà, non lo cominciò mai. Il 25 febbraio 1980, Barthes fu investito da un furgone mentre attraversava la strada,…
Mantegna e l’orazione nell’orto
Su uno sperone rialzato, che assomiglia ad un altare, prega Gesù. E’ un’intuizione figurativa penetrante quella forgiata da Mantegna nel dipinto “Orazione nell’orto” (1445), conservato alla National Gallery di Londra. L’atto della preghiera, nella sua autorevole immobilità, viene collocato nel Getsemani rappresentato come un paesaggio arido e roccioso. Tale paesaggio sembra incombere sulla figura di…
Flaubert e la foglia che non si mosse
Diceva Pasternak: “L’uomo è nato per vivere, non per prepararsi a vivere”. Vibrante è l’esortazione dello scrittore russo a disfarsi di un nocivo approccio teorico al quotidiano per favorire una condotta pragmatica che bandisca il superfluo e valorizzi la sostanza delle cose. Questa visione sembra riecheggiare nel libro di Antonella Lattanzi “Capire il cuore altrui….
Katherine Mansfield e la prosa impressionista
Quando la cuoca riferì a Virginia Woolf, quella mattina del 9 gennaio 1923, che Katherine Mansfield era morta, la scrittrice inglese non sapeva – annotò nel suo diario – se essere “contenta o dispiaciuta”. Un atteggiamento cinico dettato dalla fiera rivalità che ella ingaggiava con la scrittrice neozelandese. Allora perché dispiacersi? Perché la Woolf perdeva…
Federigo Tozzi e la zolla
L’arte di Federigo Tozzi documenta un’evoluzione culturale rapidissima: dalle lettere di “Novale” alle pagine degli “Egoisti”, nello spazio di soli dodici anni, dal 1908 al 1920, si sviluppa un processo di sintesi che approda ad una linea originale di ricerca espressiva. L’esperienza letteraria dello scrittore senese è difficile da catalogare poiché essa viene a determinarsi…