È quanto mai sottile, se non impercettibile, il confine – in merito ai registi cinematografici – fra legittima esigenza di perfezionismo e ossessione smodata per la cura del dettaglio. Nel “Monello” Charlie Chaplin fece girare 53 volte una scena al bambino protagonista, l’attore Jackie Coogan, cui si chiedeva “semplicemente” di correre e di svoltare dietro…