Il dipinto “La danza nuziale” (1566) di Brueghel il Vecchio rappresenta la prima raffigurazione relativa a questo soggetto: precede di poco, infatti, il “Banchetto nuziale” (1566) e la “Danza di contadini” (1567). La composizione che, di primo acchito, potrebbe risultare oltremodo dinamica, se non confusionaria, è in realtà scandita con studiata armonia. I personaggi sono…
Vermeer, Diana e le ninfe
In “Diana e le ninfe” (1655) Vermeer non fa riferimento ad alcun episodio particolare legato al mito. Diana è semplicemente raffigurata in un paesaggio rustico insieme ad alcune ninfee: la dea siede assorta mentre una fanciulla le deterge i piedi. Non vi sono elementi che alludano alla sua natura di cacciatrice. L’impressione che si ricava…
Simenon e il delitto impunito
Un subitaneo presentimento. Era bastato aprire la porta della pensione per studenti, a Liegi, e fissare per un attimo la figura del nuovo venuto per capire che da quel momento in poi il suo “angolino” era stato violato per sempre. Non passerà molto tempo prima che Elie, il protagonista di “Delitto impunito” di Georges Simenon,…
Tintoretto e la triade evangelica
Il dipinto “Cristo in casa di Marta e Maria” (1565) di Tintoretto colloca l’episodio evangelico in un interno che si apre ad uno spazio duplice. A destra si situa una cucina dove piatti e pentole di rame riflettono la luce del fuoco, su cui è posto un paiolo dentro il quale una serva è intenta…
Schiller tra Napoleone e M.me de Stael
Napoleone storceva il naso quando, in sua presenza, qualcuno osava celebrare i meriti di Friedrich Schiller: pensava, infatti, che fosse sopravvalutato da critica e pubblico. Ma il poeta e drammaturgo tedesco aveva ragione di “consolarsi” potendo contare sul coro di illustri estimatori che, al contrario, ne tessevano gli elogi. In questo coro spicca la voce…
Il cardinale Borromeo, ruscello che mai ristagna
C’è una differenza rivelatrice tra fra Cristoforo e il cardinale Borromeo. Si riscontra nel colloquio che, separatamente, ciascuno ha con don Rodrigo. Il religioso, con eloquenza magniloquente ma al contempo calata nel reale e incisivamente pragmatica, tuona contro lo scellerato, e contro lui solo; il porporato, invece, quando conferisce con lui, sembra che stia su…
Renzo l’ingenuo (ma non corrotto)
Ingenuo, impaziente, talora petulante, ma mai corrotto. Renzo, angustiato dal torto inflittogli da don Rodrigo, perde l’orientamento, annaspa nel tentativo di risolvere la questione del matrimonio contrastato. Lungo questo accidentato cammino, riesce a collezionare numerosi rimbrotti, anzitutto quelli di Lucia, che lo invita con fermezza a non deviare dalla retta via per avere ragione su…
Grazia Deledda e le canne al vento
E’ un romanzo in equilibrio “Canne al vento” di Grazia Deledda, pubblicato il 20 agosto di centodieci anni fa (da principio uscì a puntate su “L’Illustrazione Italiana” dal 12 gennaio al 27 aprile del 1913). Da una parte, si colloca una Sardegna che s’impone per la sua immobilità, radicata in usanze ataviche che il corrosivo…
Lucia Mondella e la forza disarmante dell’umiltà
Ha “quella modestia un po’ guerriera delle contadine” Lucia Mondella, i cui “sopraccigli” sono “lunghi e neri” mentre la bocca “s’apriva al sorriso”. Alla sua figura Manzoni affida un compito che ha un rilievo etico fondamentale: farsi custode del valore sacro del matrimonio. Una missione che Lucia porta avanti con il massimo rigore, tanto da…
L’Innominato, l’uomo antico e nuovo
La predilezione di Manzoni per il graduale evolversi di istanze e dinamiche, nel segno di un perentorio rigetto di toni buschi e scatti improvvisi, si specchia nella conversione dell’Innominato. Sebbene sia ben impressa nell’immaginario collettivo quella celeberrima “notte” in cui avviene la svolta, il principio della trasformazione del suo animo si manifesta sin da quando…