Una cupa vena autobiografica attraversa “La fanciulla malata” (1885-1886) di Edvard Munch. Vegliata da una donna che siede alla destra della tela, la ragazza, distesa sul letto, richiama la figura della sorella dell’artista norvegese morta prematuramente, all’età di quindici anni, stroncata dalla tubercolosi. Un lutto, questo, dal quale Munch – come confesserà nel suo diario…
Caravaggio e la morte della Vergine
Un dolore profondo, tagliente, pervade la tela. In primo piano spicca la figura della Maddalena, seduta su una semplice sedia, che piange con la testa tra le mani. Intorno a lei stanno gli afflitti apostoli, goffi e immobili, avvolti da pesanti mantelli che sembrano gravare su una postura già significativamente dimessa. E’ con icastica evidenza…
Rubens, l’instancabile copista
E’ opinione corrente che i pittori rivelino il loro carattere più chiaramente nei lavori preparatori e in rapidi schizzi che nelle opere compiute. Questa prospettiva trova una perfetta esemplificazione in Peter Paul Rubens. Alcuni abbozzi permettono di penetrare genio creativo dell’artista fiammingo più di quanto consentano suoi acclamati capolavori. I primi dipinti e i primi…
Cassola e il bosco
Solo un’illusione. Guglielmo, trentotto anni, pensava che impegnandosi assiduamente in un lavoro, facendosi da esso assorbire, sarebbe riuscito, almeno in parte, a superare il trauma legato alla figura della moglie, Rosa, prematuramente scomparsa. In giornate che per mesi si susseguono tutte uguali, come una triste litania, il protagonista de “Il taglio del bosco” di Carlo…
I critici al capezzale di Leopardi
Variegate sono le posizioni dei massimi critici riguardo all’opera leopardiana. S’intrecciano – nel segno di una dinamico e stimolante quadro interpretativo – giudizi negativi e valutazioni elogiative. Croce definisce “strozzata” la vita di Leopardi, il cui pessimismo, mero riflesso delle sue personali sciagure, si esprimeva in forme raziocinanti che di propriamente filosofico non avevano nulla,…
Eliot, un classico moderno
Il passare del tempo, cadenzato dall’avvicendarsi di mode letterarie, non ha spento la forza delle intuizioni e delle innovazioni di Thomas Stearns Eliot. La voce del poeta, drammaturgo e saggista statunitense, naturalizzato britannico, continua a parlare, seducente, ai posteri. Una voce che fa di lui un classico moderno. Il premio Nobel per la letteratura (1948)…
Papà Goriot novello Re Lear
E’ l’ingratitudine il vero protagonista di “Papà Goriot”, il romanzo scritto da Balzac nel 1834. Goriot è dominato dall’amore per le proprie figlie, le quali, invece, avare e frivole, nonché insensibili ad ogni forma di sentimento, prosciugano gradualmente il padre di ogni avere, per poi abbandonalo. Il vecchio Goriot è ridotto a vivere in una…
Manet e la ferrovia
Considerata all’epoca il simbolo del trionfo della rivoluzione industriale e del progresso scientifico, la ferrovia esercitò un potente fascino su Edouard Manet. Un fascino che si tradusse in un quadro intitolato, rigorosamente, “La ferrovia”, che il pittore francese realizzò tra il 1872 e il 1873. La tela fa parte di una serie di opere tutte…
Cechov e il lettore-giudice
Quando la sezione letteraria dell’Accademia delle Scienze di Pietroburgo assegnò all’unanimità il premio Puskin ad Anton Cechov per la raccolta “Nel crepuscolo”, lo scrittore dichiarò: “Sono felice come un uomo innamorato”. Dal giorno, riferiscono le cronache del tempo, cominciò ad essere conteso dai vari gruppi letterari di Mosca. Tuttavia il drammaturgo, non accettando etichette, prese…
Delacroix e l’elogio di Gros
Fu un giudice severo, Delacroix, ma quando un artista incontrava il suo favore, non lesinava elogi: intensi (non manca tuttavia qualche riserva) furono quelli tributati al pittore francese Gros, allievo di David. In un articolo apparso sulla “Revue des Deux Mondes”, Delacroix affermava che Gros ha innalzato i soggetti moderni fino all’ideale e ha saputo…